Tonno in scatola al mercurio, Ssica: in controlli mai superati limiti legge – askanews.it

Tonno in scatola al mercurio, Ssica: in controlli mai superati limiti legge

Ancit: aziende selezionano specie che vivono in ambienti poco inquinati
Ott 30, 2024

Milano, 30 ott. (askanews) – “Dal 2019 al 2023 abbiamo condotto campagne di campionamento riferite ai limiti di mercurio (Hg) fissati nel Regolamento CE 1881/2006, sostituito nel frattempo dal Regolamento UE 915/2023 (1 mg/kg) e che hanno interessato numerosi campioni di tonno in scatola prelevati in comuni punti vendita della gdo. Nessuno di questi campioni ha superato il limite del regolamento e il valore medio riscontrato è inferiore a 0,2 mg/chilo, quindi meno di un quinto del valore massimo tollerabile”. E’ quanto afferma Paolo Cozzolino, direttore generale della Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari di Parma, in una nota Ancit all’indomani della indagine condotta dalla Ong Bloom, insieme a Foodwatch, secondo cui il tonno in scatola proveniente da cinque Paesi europei, tra cui l’Italia, risulta contaminato da mercurio, una sostanza dannosa per la salute. La nota sottolinea che la Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari di Parma è “impegnata ad effettuare routinariamente campagne di monitoraggio dei valori di mercurio presente nel tonno confezionato a livello industriale presente in Italia e prelevato presso la rete commerciale, come attività collegata alle proprie finalità”.

A garanzia del rispetto delle normative Ancit cita i controlli ufficiali effettuati dalle Autorità pubbliche italiane e comunitarie, lungo tutta la filiera – dalla cattura alla commercializzazione – tali da garantire livelli di salubrità e sicurezza massimi. Inoltre, le aziende associate “adottano una politica di approvvigionamento molto accorta che consente di selezionare le materie prime migliori per evitare che queste contengano contaminanti o sostanze che presentano rischi per il consumatore. L’industria italiana del tonno in scatola privilegia infatti specie di tonno (quali il pinne gialle e il tonnetto striato) che vivono in ambienti poco inquinati, quali gli oceani tropicali, e tutte le materie prime utilizzate sono sottoposte a rigorosi e frequenti controlli analitici”.