Ue: Israele ci ripensi, non c’è alternativa all’Unrwa – askanews.it

Ue: Israele ci ripensi, non c’è alternativa all’Unrwa

Portavoce: la legge contro agenzia Onu rende impossibili gli aiuti a Gaza
Ott 29, 2024

Bruxelles, 29 ott. (askanews) – L’Ue è “estremamente preoccupata” dalla legge approvata ieri sera dalla Knesset, il Parlamento israeliano, contro l’Unrwa, l’Agenzia Onu per l’assitenza umanitaria ai profughi palestinesi in tutto il Medio Oriente, e per questo l’Alto rappresentante per la Politica estera Josep Borrell ha rivolto già ieri sera un appello a Israele perché torni indietro sulla sua decisione.

Lo ha ribadito oggi a Bruxelles, durante il briefing quotidiano della Commissione europea per la stampa, la portavoce per gli Affari esteri Nabila Massrali.

“Il voto di ieri sera” della Knesset “che proibisce i contatti tra entità statali israeliane e agenti delle Nazioni Unite al lavoro per fornire aiuti è estremamente preoccupante, perché ha conseguenze estremamente preoccupanti, che stanno rendendo impossibile lo svolgimento delle operazioni vitali dell’Unrwa a Gaza; per noi, in questo momento – ha sottolineato Massrali – non c’è alternativa all’Urwa”.

“L’Unrwa – ha spiegato la portavoce – fornisce servizi essenziali a milioni di persone a Gaza, ma non solo, anche alla Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, e in tutta la regione, inclusi Libano, Siria, Giordania, ed è un pilastro della stabilità regionale. L’Unrwa è anche l’unico fornitore di questi servizi critici, ed è essenziale per i soccorsi di emergenza a milioni di rifugiati palestinesi”.

“L’Unrwa – ha continuato Massrali – ha anche una lunga storia di impegno per il suo mandato specifico, come previsto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948, con oltre 40.000 dipendenti in tutta la regione. E naturalmente l’Unrwa svolge un ruolo fondamentale nel garantire le condizioni sul campo per un percorso credibile verso la soluzione dei due Stati”.

“Quindi – ha rilevato la portavoce -, questa legislazione è in netta contraddizione con il diritto internazionale e i principi umanitari fondamentali”. Massrali ha quindi ribadito quanto affermato nella dichiarazione di ieri dell’Alto Rappresentante.

“L’Ue esorta le autorità israeliane a garantire che l’Unrwa possa continuare il suo lavoro essenziale nelle aree colpite dalla crisi, in linea con il suo mandato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sollecitiamo le autorità israeliane a ripensarci (‘to reconsider’, ndr) al fine di prevenire interruzioni nei servizi salvavita dell’Unrwa e garantire un accesso umanitario continuo e senza ostacoli per l’Unrwa ai rifugiati palestinesi, obiettivo per il quale è stata istituita”, si legge nella dichiarazione, che si conclude con la frase: “Restiamo impegnati a sostenere l’Unrwa e la sua missione mantenendo neutralità, responsabilità e supervisione in questo partneriato”.

A chi chiedeva quali garanzie possa dare l’Unrwa di non pemettere più che ci siano nel suo staff “infiltrazioni di agenti jihadisti e terroristi”, come quelle denunciate dal governo israeliano, che ha fornito una lista di questi presunti infiltrati al capo dell’Agenzia, il commissario generale Philippe Lazzarini, Massrali ha replicato: “L’Unrwa ha rispettato ogni singola richiesta che le è stata fatta” (l’Agenzia ha condotto un’inchiesta interna per verificare questi fatti e prendendo misure conseguenti). “Lo stesso Lazzarini lo ha spiegato in diverse conferenze stampa, credo che finora abbia rispettato qualsiasi richiesta fatta loro dal governo israeliano”.

La portavoce ha poi risposto a un altro giornalista che chiedeva se l’Ue intraprenderà un’azione nel contesto dell’accordo di associazione Ue-Israele, che è condizionato al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. “Con Israele – ha detto – abbiamo l’accordo di associazione più completo, con una relazione molto intensa sotto tutti gli aspetti, economici, culturali, commerciali ovviamente. L’accordo di associazione ha anche una parte politica, dove ci sono obblighi reciproci, in particolare per quanto riguarda la questione dei diritti umani. E qui, sulla revisione dell’Accordo, con la richiesta da due Stati membri (l’Irlanda e la Spagna, ndr) di discutere la questione, l’Alto Rappresentante propone di continuare la discussione al prossimo Consiglio europeo”.

“Nella conclusione del Consiglio europeo di giugno, in questo contesto – ha ricordato Massrali -, si sottolinea che i servizi dell’Unrwa forniti a Gaza e in tutta la regione sono essenziali, e si condanna qualsiasi tentativo di etichettare l’agenzia delle Nazioni Unite come organizzazione terroristica”.

“Israele è un partner, stiamo discutendo con Israele tutte le nostre richieste, e a questo punto ieri la dichiarazione” dell’Alto Rappresentante “era molto chiara sul nostro appello. Non era una dichiarazione solo dell’Ue, ma anche dell’Onu: stiamo chiedendo a Israele di tornare indietro sulla sua decisione. Spetta a loro decidere cosa vogliono farne, ma l’appello da parte nostra è molto chiaro”, ha concluso la portavoce.