Roma, 29 ott. (askanews) – Otto soldati austriaci della missione Onu in Libano (Unifil) sono rimasti feriti in modo lieve in un attacco con razzo che oggi ha colpito camp Naqoura, nel sud del Libano. Lo ha reso noto su X il portavoce del ministero della Difesa austriaco, sottolineando che al momento non è chiaro da dove sia stato lanciato l’attacco. “Questo pomeriggio un razzo ha colpito
il quartier generale dell’Unifil a Naqoura, appiccando un incendio in un’officina per veicoli. I peacekeeper non si trovavano nei bunker in quel momento. Mentre alcuni caschi blu hanno riportato ferite lievi, fortunatamente nessuno è rimasto ferito in modo grave. Il razzo è stato lanciato da nord del quartier generale dell’Unifil, probabilmente da Hezbollah o da un
gruppo affiliato. Abbiamo aperto un’indagine sull’incidente”: é quanto si legge nella nota diffusa dalla missione Onu in Libano dopo che il ministero della Difesa austriaco ha riferito di otto
suoi militari che hanno riportato ferite lievi in questo attacco. “Ricordiamo a Hezbollah e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire l’incolumità e la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite. Qualsiasi attacco deliberato contro di loro è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701”, ha ribadito Unifil.
il quartier generale dell’Unifil a Naqoura, appiccando un incendio in un’officina per veicoli. I peacekeeper non si trovavano nei bunker in quel momento. Mentre alcuni caschi blu hanno riportato ferite lievi, fortunatamente nessuno è rimasto ferito in modo grave. Il razzo è stato lanciato da nord del quartier generale dell’Unifil, probabilmente da Hezbollah o da un
gruppo affiliato. Abbiamo aperto un’indagine sull’incidente”: é quanto si legge nella nota diffusa dalla missione Onu in Libano dopo che il ministero della Difesa austriaco ha riferito di otto
suoi militari che hanno riportato ferite lievi in questo attacco. “Ricordiamo a Hezbollah e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire l’incolumità e la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite. Qualsiasi attacco deliberato contro di loro è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701”, ha ribadito Unifil.