Mattarella a Bologna: le alluvioni sono conseguenza dei mutamenti climatici – askanews.it

Mattarella a Bologna: le alluvioni sono conseguenza dei mutamenti climatici

  Il Presidente ha incontrato i genitori e fratello di Simone Farinelli
Ott 24, 2024
 

Bologna, 24 ott. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Bologna per partecipare alla Biennale dell’economia cooperativa. Prima di arrivare a Palazzo Re Enzo, il Capo dello Stato si è recato in Prefettura per incontrare i genitori e il fratello di Simone Farinelli, il giovane morto a Pianoro durante l’alluvione che ha colpito la Regione Emilia-Romagna nei giorni scorsi. Un incontro di qualche minuto per informarsi sulla situazione in Emilia-Romagna e sui danni causati dal maltempo, in particolare in provincia di Bologna dove ha perso la vita un giovane a Pianoro sull’Appennino. La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Bologna è cominciata intorno alle 10 in Prefettura, dove si è fermato per un aggiornamento con il presidente facente funzione della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. “Le alluvioni stanno colpendo queste terre con una frequenza e una intensità che non conoscevamo. Conseguenza evidente di mutamenti climatici. Ma i drammi a cui sono costrette migliaia di famiglia sono anche conseguenza di trasformazioni intervenute da decenni nei territori”. Per questo “è necessario un impegno di carattere straordinario che coinvolga istituzioni e società civile, imprese e cittadini e che non sottovaluti la necessità di misure rapide di salvaguardia” detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al convegno inaugurale della Biennale dell’economia cooperativa a Bologna. Poi ha detto che la Carta Costituzionale è “lavorista, personalista, autonomista” e “antifascista” raccogliendo un lungo applauso dai presenti in platea. “La Costituzione – ha spiegato Mattarella – era il progetto per la trasformazione dell’Italia, una volta conquistata la libertà e scelto di procedere sul terreno dei diritti sociali come parte essenziale della condizione di cittadinanza. La Carta reca, fortemente impressi, quattro caratteri”. “E’ una Costituzione ‘lavorista’, sin dal primo articolo – ha aggiunto il presidente -. E’ una Costituzione ‘personalista’, con la persona, le formazioni sociali in cui si questa esplica, e i suoi diritti, come essenza dell’ordinamento. E’ una Costituzione ‘autonomista’, che affida alle autonomie locali, con il criterio della sussidiarietà, la responsabilità di dare risposte ai cittadini. E’ una Costituzione ‘antifascista’, che si fonda sulla
lotta di Liberazione, matrice di libertà e democrazia”.  “Intervenendo nel campo dei rapporti economici – ha concluso il Capo dello Stato -, i Costituenti vollero dare rilevanza alla cooperazione come forma di gestione dell’impresa, in una logica non statalista, bensì di espressione della libertà della società civile. Della libertà di uomini e donne che intendevano mettere in comune il loro lavoro, il loro risparmio, per corrispondere a bisogni essenziali”.