Roma, 23 ott. (askanews) – L’ex generale dei Marines John Kelly, già capo dello staff di Donald Trump nonché segretario della sicurezza interna, ha rotto, ieri, sul New York Times il silenzio sull’ex presidente. “Appartiene all’estrema destra, è certamente un autoritario che ammira i dittatori, e rientra sicuramente nella definizione di fascista” ha detto Kelly, ammonendo gli americani sul pericolo di una sua rielezione. Il generale ora in pensione si è detto allarmato dal comportamento del presidente, che ha ritenuto spesso inappropriato e privo di comprensione per la Costituzione. L’ex Marine ha ricordato che nei suoi primi giorni come capo dello staff di Trump nel 2017, avva dovuto spiegare all’allora presidente che i funzionari governativi avevano prestato giuramento alla Costituzione e che ciò contava più della lealtà personale. Per Kelly, Trump “fatica ad accettare i limiti del suo potere”. In un’altra intervista su CNN Kelly ha anche confermato le voci secondo cui Trump avrebbe fatto commenti elogiativi su Hitler, insultato veterani disabili e descritto i caduti in battaglia come “perdenti” e “fessi” e ha sostenuto che l’ex presidente lo aveva detto più di una volta. Il portavoce della campagna di Trump ha respinto le affermazioni di Kelly, definendole storie smentite e attaccando personalmente il generale, la cui carriera militare è ampiamente provata e senza macchia.