Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato: “Gli stati europei, ogni anno, sottraggono ai loro bilanci miliardi di euro per finanziare la mobilità inquinante. Questo ammanco serve a incentivare aziende e dipendenti all’utilizzo di auto fortemente emissive, spesso costosi SUV di fascia alta. Si tratta di una politica fiscale dannosa per il clima e socialmente iniqua. L’Italia, che ogni anno rinuncia a 16 miliardi di gettito pur avendo enormi problemi di budget, dovrebbe prendere a esempio il Regno Unito e il Belgio, che hanno introdotto misure fiscali green e stanno eliminando le agevolazioni per i veicoli inquinanti”. Flotte aziendali Ue in ritardo su l’elettrificazione: eliminare i sussidi alle motorizzazioni emissive per invertire la tendenza. Le flotte aziendali non solo beneficiano di enormi vantaggi fiscali per le auto inquinanti, ma sono anche in ritardo nel percorso di decarbonizzazione. Nella prima metà del 2024, il 13,8% di tutte le nuove immatricolazioni private UE era costituito da BEV; per quanto riguarda le immatricolazioni aziendali, invece, la percentuale è stata solo del 12,4%. I numeri in Italia indicano una sostanziale parità, in un mercato però molto lontano dai numeri europei: 3,9% per il canale privato, 4% per quello corporate.
Italia paradiso fiscale per le auto aziendali inquinanti: 16 miliardi l’anno di esenzioni
Nuovo studio promosso da Transport & Environment (T&E)
Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato: “Gli stati europei, ogni anno, sottraggono ai loro bilanci miliardi di euro per finanziare la mobilità inquinante. Questo ammanco serve a incentivare aziende e dipendenti all’utilizzo di auto fortemente emissive, spesso costosi SUV di fascia alta. Si tratta di una politica fiscale dannosa per il clima e socialmente iniqua. L’Italia, che ogni anno rinuncia a 16 miliardi di gettito pur avendo enormi problemi di budget, dovrebbe prendere a esempio il Regno Unito e il Belgio, che hanno introdotto misure fiscali green e stanno eliminando le agevolazioni per i veicoli inquinanti”. Flotte aziendali Ue in ritardo su l’elettrificazione: eliminare i sussidi alle motorizzazioni emissive per invertire la tendenza. Le flotte aziendali non solo beneficiano di enormi vantaggi fiscali per le auto inquinanti, ma sono anche in ritardo nel percorso di decarbonizzazione. Nella prima metà del 2024, il 13,8% di tutte le nuove immatricolazioni private UE era costituito da BEV; per quanto riguarda le immatricolazioni aziendali, invece, la percentuale è stata solo del 12,4%. I numeri in Italia indicano una sostanziale parità, in un mercato però molto lontano dai numeri europei: 3,9% per il canale privato, 4% per quello corporate.