La sfida pragmatica della nuova edizione della Dolomite Conference – askanews.it

La sfida pragmatica della nuova edizione della Dolomite Conference

Superare le paralisi sul clima per disegnare un nuovo modello di governo della globalizzazione
Ott 16, 2024
Roma, 16 ott. – Vengono dall’Africa e dal Canada; dal Brasile e dall’India (che partecipano alla terza edizione della DOLOMITE CONFERENCE sul clima con le proprie think tank più grandi: CEBRI da Rio e TERI da New Delhi); dalla Cina e dagli Stati Uniti (che sarà presente alla conferenza con quell’ Institute for New Economic Thinking che fu fondato da Soros per riformare gli strumenti della stessa teoria economica); dal Medio Oriente (da Dubai, che ha ospitato l’ultima Conferenza dell’ONU – COP28 – sul clima e da Baku dove si svolgerà il prossimo COP a novembre) e dalle Maldive (che guidano la federazione di piccole isole che sono tra le prime a sparire).

Vengono da tutto il mondo i cento accademici e studenti (dei corsi master Bocconi e Politecnico di Milano); imprenditori e manager; giornalisti e politici che si riuniranno a Trento per la conferenza delle Dolomiti sul cambiamento climatico. Vengono da tutto il mondo e non solo da quello che – in questi anni – ha spinto di più (e con scarsi risultati) per promuovere l’agenda verde.

A Trento ci saranno imprenditori agricoli (come quelli che guidano i gruppi Ferrari Lunelli, Melinda, Auricchio) dirigenti di aziende pubbliche in prima linea nelle transizioni (Gioia Ghezzi, Presidente ATM; Stefano Granella, CEO Gruppo Dolomiti Energia; Marcello Milani, AD AMSA). Manager di quei settori industriali dalle grandi trasformazioni energetiche sono sfidati (quelli legati all’automobilistico, ad esempio, e a Trento l’amministratore delegato di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni racconterà come le tecnologie stanno cambiando la nozione stessa di autostrada) e di quelle aziende (come Gruppo AXA che a Trento vedrà la partecipazione di Letizia D’Abbondanza, Chief Customer e External Communication Officer di AXA Italia e Martin Powell che del gruppo francese è Group Sustainability Director) che possono giocare un ruolo fondamentale nella partita sul cambiamento climatico grazie alle proprie competenze. L’incontro promette, anche, di attraversare gli steccati ideologici: tra i protagonisti della conferenza sia politici scetticidi certe sceltetroppo dirigiste come Barbara Kolm (ex governatore della Banca d’Austria e appena eletta con il Partito della Libertà in Austria), sia Enrico Giovannini (già Ministro delle infrastrutture sostenibili e Presidente scientifico di ASVIS) che dell’agenda verde è uno dei promotori.

La Conferenza, nata tre anni fa da un think tank italiano che non poteva che chiamarsi VISION, con il supporto di Trentino Marketing e della Provincia di Trento, di Autostrada del Brennero e Gruppo AXA Italia tra i partner fondatori e, come corporate partner, di Gruppo Dolomiti Energia, sta mettendo insieme un numero di partner scientifici e di istituzioni di primo piano a livello mondiale, tra cui l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano, il TERI di Nuova Delhi, la BLAVATNIK School of Government di Oxford, il CEBRI di Rio de Janeiro, l’INET e l’associazione CHAPTER ZERO (presieduta da Silvia Stefini, consigliere di amministrazione in Leonardo) che unisce i consiglieri di amministrazione che si occupano di sostenibilità nei board delle aziende quotate garantisce di raggiungere le imprese più grandi. I media partner sono Rai che raggiuge le famiglie italiane (senza il cui coinvolgimento la transizione non può avvenire) e Al Jazeera che raggiunge il “global south”. Oltre che giornalisti delle principali testate europee.

Francesco Grillo, docente in Bocconi, fellow dell’European University Institute e che di Vision è Director, la sintetizza: “Da Trento è partita lo scorso anno e sarà meglio sviluppata tra qualche giorno, la proposta di riformare COP per renderla, contemporaneamente, più efficiente e inclusiva; di rendere almeno semi permanente la sede della conferenza sul clima; e, magari, di candidare l’Italia – baricentrica per la sua storia, tra Occidente e Sud globale – ad ospitarla”.

Maurizio Rossini, AD di Trentino Marketing, sottolinea “Il Trentino sostiene la terza edizione della Dolomiti Conference sulla governance globale del cambiamento climatico, consci che anche il comparto turistico e le sue dinamiche possano giocare una partita importante nelle sfide future. Siamo infatti impegnati con tanti partner e istituzioni su diversi progetti che hanno l’obiettivo di favorire la creazione di un sistema più equilibrato con riferimento sia al territorio che all’esperienza dei nostri ospiti. Oggi, in particolare le Agenzie Territoriali d’Area incardinate in Trentino Marketing e le Apt territoriali, sono impegnate ad accompagnare i territori in progetti di sviluppo del prodotto turistico in un’ottica di sostenibilità e quindi con azioni di gestione responsabile del territorio e della destinazione turistica tra cui: nuovi progetti di mobilità, analisi e studi per il contenimento dell’eccessivo affollamento in alcuni luoghi ed in alcuni momenti dell’anno, la certificazione di sostenibilità secondo lo standard internazionale GSTC. Di tutto questo potremo ragionare anche all’interno della Dolomiti Conference grazie al contributo e al pensiero di importanti esperti dal profilo internazionale.”

“Abbiamo sostenuto la Dolomite Conference fin dalla sua gestazione, che data ormai più di tre anni fa, perché Autostrada del Brennero – spiega l’Amministratore Delegato della società Diego Cattoni – ha nel suo DNA l’attenzione all’ambiente. A chi non conosce la nostra realtà può apparire bizzarro, se non insincero, che un’autostrada si preoccupi della sostenibilità. Chi ci conosce, invece, sa che Autostrada del Brennero ha ben chiaro che l’unico modo di continuare a servire lo sviluppo dei nostri territori, dell’Italia e dell’Europa è realizzare una mobilità davvero sostenibile. Di questo – continua Cattoni – parlano i progetti da noi già eseguiti, come il primo centro italiano di produzione e distribuzione di idrogeno verde a Bolzano, cui a breve ne seguiranno altri otto, o come BrennerLec, la dimostrazione che una gestione dinamica delle velocità garantisce spostamenti più rapidi, più sicuri e meno inquinanti. Di questa consapevolezza ambientale parla poi in maniera assai chiara il progetto di realizzare nel cuore delle Alpi il primo Green Corridor d’Europa, oltre 9 miliardi di investimenti che ruotano intorno a tre principi cardine: la transizione ecologica, intesa come sostegno alla diffusione delle energie rinnovabili e dei veicoli ad emissioni zero, la digitalizzazione del trasporto su gomma, per connettere veicoli smart ad autostrade altrettanto smart e l’intermodalità, così da spostare su ferro il traffico merci a lunga percorrenza”.

Chiara Soldano, CEO del Gruppo AXA Italia, sottolinea: “Come founding partner siamo orgogliosi di veder crescere di anno in anno la Dolomite Conference, ormai un appuntamento chiave in vista dell’annuale Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. L’approccio multidisciplinare, la presenza di speakers da tutto il mondo, il coinvolgimento attivo degli studenti, sono gli aspetti che AXA ha sempre apprezzato di questa iniziativa, convinti che una risposta efficace ai “nuovi” rischi debba passare necessariamente dalla collaborazione di tutti. Secondo la nuova edizione del Future Risks Report di AXA, il climate change si conferma per il terzo anno consecutivo il primo rischio percepito al mondo. È un tema chiave per AXA, la sostenibilità è infatti uno dei pilastri del piano strategico “Unlock The Future”: crediamo nella necessità di accompagnare la società nella transizione climatica con un approccio a 360° per conoscere, prevenire e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Stefano Granella, CEO del Gruppo Dolomiti Energia commenta così: “Come Gruppo Dolomiti Energia, ci impegniamo a sviluppare soluzioni integrate che nascono dall’ascolto dei territori e dalla sinergia tra tutti gli attori coinvolti e uniscono efficienza energetica, energia rinnovabile e innovazione. Con un’attenzione particolare alla sostenibilità offriamo servizi personalizzati per ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto ambientale, investendo costantemente per rafforzare il nostro ruolo nella transizione energetica. Il rispetto e la valorizzazione delle risorse locali sono al centro della nostra strategia, poiché siamo convinti che un futuro energetico più sostenibile e resiliente debba essere costruito non solo per le generazioni future, ma anche insieme alle comunità in cui operiamo”

“Mondi diversi, convinti però dell’assoluta necessità di doverne inventare un mondo nuovo. E un modo diverso per stare insieme: è per questo motivo che, da tre anni, si riuniscono a Trento: luogo circondato da montagne – bellissime e vulnerabili – che del cambiamento climatico sono diventate un simbolo. Insieme da mondi diversi per costruire insieme idee che superino steccati che non hanno più senso”. Dice Miriam Allena, direttore del Master of Transformative Sustainability di Bocconi – Polimi, cercando di interpretare quello che sta diventando un progetto unico.

Idee nuove che a novembre una delegazione della conferenza presenterà alla COP di Baku (la Conferenza dell’ONU sul clima) e al G20 di Rio (che alla riforma della governance globale è dedicato). Forse, però, l’idea più ambiziosa è proprio quella di riformare istituzioni che furono pensate per un secolo più stabile.