Milano, 11 ott. (askanews) – “Nessuno si sposterà mai se è in un luogo per difendere la pace o per difendere una risoluzione dell’ONU, che hanno preso tutte le nazioni e che hanno sottoscritto i due paesi, perché è stata sottoscritta, noi siamo lì per applicare la 1701 che è stata sottoscritta sia dal Libano sia da Israele”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, a Tgcom24.
Intanto, in merito alle notizie circolate nella giornata odierna, riguardanti un presunto terzo attacco contro le basi italiane di Unifil in Libano, il Ministero della Difesa smentisce “categoricamente”. “Le verifiche condotte sul campo – si spiega il ministero in un comuncato – confermano che non vi è stato alcun ulteriore attacco. Sono attualmente in corso le attività relative a lavori di ripristino dei manufatti precedentemente danneggiati, eseguiti in pieno coordinamento e accordo tra le unità italiane di Unifil, le Forze armate libanesi e le Forze di difesa israeliane (IDF). L’intervento di riparazione si è reso necessario a causa dei danni riscontrato nei giorni scorsi e hanno lo scopo di garantire la sicurezza e l’operatività delle strutture della missione. Le operazioni sono state pianificate e sono in corso di svolgimento con il consenso di tutte le parti interessate, assicurando il pieno rispetto degli accordi e dei protocolli internazionali in vigore”.
Dall’altro fronte, le forze armate israeliane “sono state avvertite del ferimento non intenzionale di due Caschi Blu delle Nazioni Unite nel corso dei combattimenti contro Hezbollah nel Libano meridionale, e stanno conducendo un’indagine approfondita ai massimi livelli di comando per stabilire i dettagli” di quanto accaduto. È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla stessa Idf dopo l’ultimo incidente che ha visto coinvolte le basi Unifil in Libano, colpite più volte dal fuoco israeliano nelle ultime 48 ore.