Olio ‘Inclusivo’ di Vivagri e Farchioni partner G7 in Umbria – askanews.it

Olio ‘Inclusivo’ di Vivagri e Farchioni partner G7 in Umbria

Frutto di un progetto di agricoltura sociale
Ott 9, 2024

Roma, 9 ott. (askanews) – L’olio “Inclusivo” prodotto in collaborazione tra Vivagri e la famiglia Farchioni sarà partner del primo G7 dedicato ai temi dell’inclusione e della disabilità che si svolgerà in Umbria dal 14 al 16 ottobre 2024. Questo olio sarà infatti offerto nel corso della degustazione presso il Castello di Solfagnano dedicata ai ministri rappresentanti dei sette paesi membri il prossimo 15 ottobre. Dalla cooperazione tra Vivagri e il gruppo agroalimentare con sede a Gualdo Cattaneo sono nati l’olio 100% Italiano e i due vini Umbri IGT, un bianco e un rosso, della linea denominata “Inclusivo”, le cui etichette sono state ideate dai ragazzi coinvolti nel progetto di agricoltura sociale e saranno lanciati sul mercato ai primi di ottobre.

Vivagri nasce a Perugia nel 2023 dall’incontro tra Gabriele Bartolucci, assistente sociale e presidente di Asd Viva, e Marco Farchioni, owner ed export manager dell’azienda di famiglia. L’obiettivo è promuovere l’inclusività circolare. In questo modo ogni persona è protagonista e contribuisce al successo del progetto, creando un ciclo virtuoso di inclusione, crescita personale e collettiva valorizzando le competenze e le diversità.

“La nostra storia comincia nel 2011 con la costituzione di Asd Viva, associazione sportiva dilettantistica, con l’obiettivo di rendere accessibile lo sport alle persone con disabilità relazionali/cognitive, sensoriali e motorie, racconta Gabriele Bartolucci. L’azienda Farchioni sposa il progetto sportivo fin dal 2012. Da qui nasce prima la cooperativa sociale Viva che si occupa di turismo, teatro, lavoro e, successivamente, Vivagri, una società agricola semplice che, con il sostegno della famiglia Farchioni, aggiunge al percorso l’esperienza dell’agricoltura sociale e si pone l’obiettivo di una sostenibilità economica duratura nel tempo.

“Il lavoro in agricoltura – spiega Mario Farchioni – è terapeutico in sé, permette il contatto con la natura, puoi toccare la materia prima: le olive, l’uva, le piante, gli animali. Coinvolgendo le persone fragili nella realizzazione dei prodotti agroalimentari possiamo favorire il loro inserimento sociale e la loro crescita umana e professionale”. Il progetto rappresenta una collaborazione virtuosa tra l’esperienza e competenza del terzo settore e l’esperienza e competenza dell’impresa nell’ambito della produzione e del mercato.