Roma, 8 ott. (askanews) – La Dieta giapponese, il parlamento nipponico, ha approvato all’unanimità la proposta di legge per i risarcimenti alle vittime delle sterilizzazioni forzate effettuate dal 1948 fino al 1996 dalla Legge per la protezione eugenetica.
La norma risarcitoria è diretta conseguenza della sentenza della Corte suprema che il 3 luglio scorso ha dichiarato incostituzionali le disposizioni eugenetiche della norma del 1948 in base agli articoli 13 e 14 della Costituzione nipponica.
La parola definitiva è stata data oggi dalla Camera dei consiglieri, il ramo alto della Dieta, che ha votato a favore all’unanimità della norma risarcitoria. Ieri aveva fatto lo stesso la Camera dei rappresentanti.
“Porgiamo profonde scuse a queste persone che sono state costrette a subire aborti indotti a causa di malattie specifiche”, aveva dichiarato ieri dallo scranno dei relatori presso a camera bassa Norihisa Tamura del Partito liberaldemocratico di maggioranza. La proposta era stata introdotta da un’alleanza multipartitica, che ha anche fatto votare all’unanimità una mozione in cui si chiede scusa alle vittime e ci si impegna per l’eliminazione delle discriminazioni.
Il disegno di legge prevede risarcimenti per coloro che non hanno partecipato a cause legali collettive. Le somme fissate sono di 15 milioni di yen (92mila euro) per le persone sottoposte a sterilizzazioni forzate e 5 milioni di yen (30.700 euro) per i coniugi. Inoltre, per coloro che sono stati costretti a sottoporsi a un aborto 2 milioni di yen (12.300 euro).
La Legge sulla protezione eugenetica è stata in vigore dal 1948, quando fu approvata per sostituire una precedente norma nello stesso senso in vigore prima della fine della guerra, al 1996. Questa legge aveva due obiettivi principali: prevenire la nascita di discendenti considerati “inferiori” dal punto di vista delle teorie eugenetiche e proteggere la salute materna. Essa regolamentava operazioni di sterilizzazione forzata (chirurgia eugenetica), legalizzava l’aborto, e disciplinava il controllo delle nascite e la consulenza matrimoniale eugenetica. Invece la norma precedenrte – la Legge sull’eugenetica nazionale – mirava a rafforzare la “qualità razziale” della popolazione giapponese.
Nel 1996 vi fu una revisione della legge, con l’abrogazione delle parti eugenetiche, considerate discriminatorie nei confronti delle persone con disabilità, e la denominazione della legge fu cambiato in “Legge sulla protezione della salute materna”.