Milano, 6 ott. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che, a quasi un anno dagli attacchi di Hamas contro Israele, il suo Paese sta combattendo su sette fronti. “Oggi Israele si sta difendendo su sette fronti contro i nemici della civiltà”, ha detto in una dichiarazione video. Netanyahu ha specificato che questi includono Hezbollah sostenuto dall’Iran nel nord, Hamas a Gaza, gli Houthi nello Yemen, i “terroristi” in Cisgiordania e le milizie sciite in Iraq e Siria. “E stiamo combattendo contro l’Iran, che la scorsa settimana ha lanciato oltre 200 missili balistici direttamente contro Israele e che sostiene questa guerra su sette fronti contro Israele”, ha detto Netanyahu.
Netanyahu ha replicato “vergogna” al presidente francese Emmanuel Macron e agli altri paesi che chiedono embarghi sulle armi contro Israele. “State tranquilli, Israele combatterà finché la battaglia non sarà vinta, per il nostro bene e per il bene della pace e della sicurezza nel mondo”, ha aggiunto Netanyahu.
Netanyahu ha inoltre affermato che sta mantenendo la promessa di cambiare l’equilibrio di potere nel nord tra Israele e Libano.
Israele ha lanciato quasi 9.000 attacchi in Libano dall’8 ottobre e Hezbollah ne ha lanciati 1.500 nello stesso lasso di tempo, secondo i dati ACLED (Armed Conflict Location and Event Data) riportati da Cnn.
Riferendosi a Gaza, Netanyahu ha detto che Israele ha il diritto di difendersi e che non dimenticherà i 101 ostaggi “con i quali ci impegniamo con tutte le nostre forze a riportarli a casa”. Almeno 41.825 persone sono state uccise a Gaza dal 7 ottobre dell’anno scorso, secondo il ministero della Salute di Gaza.
Secondo il ministero della Salute libanese, nell’ultimo mese gli attacchi israeliani in Libano hanno ucciso più di 1.400 persone e circa 7.500 sono rimaste ferite.