Roma, 3 ott. (askanews) – Non certo una partenza col botto, quella del nuovo primo ministro giappinese Shigeru Ishiba. Il neopremier ha registrato un indice di approvazione del 51% nel sondaggio Nikkei-TV Tokyo, reso noto oggi. Si tratta del più basso consenso di partenza tra i nuovi premier dal 2002, anno in cui iniziò questa raccolta dati.
Il predecessore di Ishiba, Fumio Kishida, aveva ottenuto un indice di approvazione iniziale pari al 59%.
Alla domanda sul motivo per cui approvano il nuovo governo, il 49% dei sostenitori di Ishiba ha citato la sua affidabilità, il 18% ha affermato che il governo sembra stabile e il 15% ha apprezzato il ruolo centrale svolto dal Partito Liberal Democratico (LDP) al potere.
Nel frattempo, l’indice di disapprovazione del governo di Ishiba è risultato del 37%.
Ishiba ha dichiarato che scioglierà la camera bassa del parlamento la prossima settimana per convocare elezioni anticipate il 27 ottobre. Gli intervistati si sono mostrati divisi sulla decisione, con il 44% che la vede come appropriata, mentre il 45% ha dichiarato che non lo è.
Ma se Atene piange, Sparta non ride. Anche il principale partito di opposizione, il Partito costituzionale democratico, ha tenuto una gara per la leadership a settembre e ha vinto l’ex primo ministro Yoshihiko Noda. Il nuovo leader, nello stesso sondaggio, ha raccolto il consenso del 51% degli intervistati e il dissenso del 41%. Anche questo caso parliamo di livelli bassi per una “luna di miele” con l’elettorato.
Intanto, il sostegno per l’LDP è cresciuto al 41% rispetto al 37% nel precedente sondaggio di settembre, mentre il sostegno per i Costituzionali democratici è aumentato all’11% dal 9%. La percentuale di coloro che non sostengono un partito specifico è scesa al 29% dal 34%.