Roma, 2 ott. (askanews) – “C’è ancora la possibilità di scongiurare una guerra che coinvolga l’intero Medio Oriente. Facciamo appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. “Il Governo italiano, anche in qualità di Presidente del G7, si sta adoperando a 360 gradi per questo obiettivo”, ha aggiunto Tajani.
“Abbiamo ribadito con grande forza e unità l’invito a tutti gli attori coinvolti a esercitare moderazione e ad impegnarsi in un percorso negoziale. E’ indispensabile lavorare con tutti i canali di comunicazione a nostra disposizione, compresi quelli con l’Iran e i Paesi arabi moderati”. E’ quanto spiegato oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
Tajani ha ricordatio di avere incontrato a New York il ministro degli Esteri iraniano Araghchi. “Anche a nome del G7 ho innanzitutto ribadito l’urgente necessità di fare pressione su Hezbollah, sugli Houthi e sulla stessa Hamas”, ha detto, aggiungendo: “Non abbiamo mai nascosto le nostre preoccupazioni per la postura regionale di Teheran, che ha un effetto destabilizzante in un contesto già molto precario. Come purtroppo dimostrato ieri sera dall’attacco contro Israele”.Tuttavia, ha insistito Tajani, “riteniamo che, ancor più in questo momento, sia importante mantenere un canale di dialogo con l’Iran”.
“La priorità è la tutela dei connazionali in tutta la regione e dei nostri militari in Libano, impegnati nella missione Unifil e in quella bilaterale di addestramento Mibil” ha poi sottolineato Tajani in audizione. “Siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali”, ha precisato il ministro, ricordando che da tempo ha “invitato tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano con i voli commerciali disponibili”. “Stiamo lavorando per venire incontro alle loro richieste attraverso un aumento dei collegamenti, inclusi voli charter e altre modalità, che stiamo esaminando insieme al Ministero della Difesa”, ha sottolineato Tajani, aggiungendo che “sono circa 3.200 i connazionali che si trovano attualmente in Libano”. “In gran parte doppi cittadini – italiani e libanesi – che risiedono stabilmente nel Paese”, ha detto il ministro.