Milano, 24 set. (askanews) – Dal 2018 ad oggi sono aumentati del 50% i casi di studenti dell’Istituto europeo di design (Ied) che hanno presentato una certificazione per Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) o per Bisogni educativi speciali (Bes). Per questo l’Istituto ha dato il via al progetto “Inclusion and plurality” che si impegna prima di tutto “a promuovere un ambiente inclusivo, considerare le abilità e aspirazioni di ogni singolo individuo e trasmettere un messaggio culturale di sensibilizzazione”. Il progetto, che riguarda anche gli studenti transgender e gender non conforming (Gnc), è stato presentato oggi a Milano e ha visto la partecipazione, tra gli altri, dello psicologo Giacomo Stella, esperto di Dsa e fondatore dell’Associazione italiana dislessia.
Ricaduta pratica di questo programma è la nascita dell'”Inclusion and plurality office”, inizialmente aperto nella sede Ied di Firenze e già attivo dal 2018 come servizio Gruppo di lavoro per l’inclusione nella sede di Milano. L’obiettivo è di avere a tendere un ufficio o un referente che valuta e segue lo studente dall’iscrizione fino alla fine degli studi, in tutte le sedi del Gruppo, implementare i servizi ad oggi attivi e prevedere anche la formazione e l’aggiornamento dei docenti per area di insegnamento (teorica, strumentale, progettuale).
Nella sua forma di Società Benefit, Ied si pone anche l’obiettivo “di generare valore condiviso per la collettività e l’ambiente e con l’impegno ad operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori”. In questa direzione, è stato realizzato da “OffiCine”, progetto culturale e benefit di Ied, il bel cortometraggio intitolato “Ronzio”, con Beatrice Fiorentini e Paolo Briguglia, che esplora proprio il tema dei Bes.
L'”Inclusion and plurality office” è una tappa del percorso di inclusione Ied, che ha promosso “azioni a supporto delle politiche di genere e di contrasto ad ogni forma di violenza”. Questo ha portato all’attivazione nel 2022 della “carriera alias” in tutte le sedi italiane del Gruppo, e l’adesione nel 2019 al network di Fondazione Libellula, che riunisce le aziende impegnate per contrastare ogni forma di violenza sulle donne e promuovere una cultura fondata sul rispetto. Dal 2016 inoltre è attivo uno sportello di ascolto a disposizione degli studenti e dal 2018 anche per dipendenti e docenti, che offre supporto psicologico, integrazione religiosa e culturale e il servizio di coaching. L’ultimo tassello nell’ambito della cultura della pluralità è il “Gender equality plan”, documento programmatico a sostegno dell’uguaglianza di genere.
“Ied è una scuola e la sua missione educativa si compie non solo sugli studenti ma sull’intera società. Diffondere messaggi e sensibilizzare culturalmente anche attraverso la produzione di strumenti utili a raccontare i temi contemporanei più urgenti non solo è importante ma doveroso” ha affermato Riccardo Balbo chief academic officer del Gruppo Ied, aggiungendo che “questo è fondamentale per nutrire il valore del prendersi cura dell’altro da cui scaturiscono pluralismo, convivenza paritaria e integrazione”.
Il Gruppo Ied conta 11 sedi in tre Paesi, Spagna, Brasile e Italia, nazione dove è nato e opera attraverso la capogruppo che nel 2022 è stata trasformata in una Società Benefit. Ogni anno avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, della Comunicazione e del Management, delle Arti Visive, dell’Arte e del Restauro, e la sua offerta formativa comprende corsi “undergraduate”, “postgraduate” e Corsi di formazione continua.