Viareggio (Lu), 21 set. (askanews) – Viareggio diventa la capitale della buona sanità italiana grazie alla “Festa della Salute iCARE”. Un evento promosso con il contributo del Comune e organizzato in collaborazione con Motore Sanità che riunisce associazioni di pazienti da tutto il Paese: un’occasione unica per dialogare sullo stato della Sanità in Italia.
“Eventi di questo natura -sottolinea Alessio Butti sottosegretario all’Innovazione Tecnologica- sono particolarmente seguiti e cullati, direi, da un Governo che in materia di medicina e quindi anche di tecnologie e di innovazione sta facendo di tutto per mantenere il paziente al centro. Io uso molto spesso il termine di “Rinascimento digitale” perché il Rinascimento, si sa, mise al centro di tutto l’uomo e la dignità dell’uomo. Noi oggi soprattutto per erogare un miglior servizio sanitario dobbiamo rimettere al centro il paziente con la sua dignità. Oggi la tecnologia ci consente straordinarie cose”
Tre giorni di convegni con esperti, stakeholder del settore sanitario e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, tra cui il ministro dello sport Andrea Abodi e il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci. Sul lungomare, gli stand di 55 associazioni, che hanno messo a disposizione screening gratuiti, consulenze specialistiche e momenti di prevenzione.
“Noi sappiamo -afferma il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro- che il servizio sanitario nazionale ha subito delle difficoltà, rispetto alle risorse, c’è stato un calo delle risorse, e questo ha comportato a cascata una serie di difficoltà sui territori, non solo nei presidi ospedalieri. E quindi è necessario riprendere a riparlarne, a confrontarci, con attori chiari, e cioè i professionisti che se ne occupano, le associazioni di volontariato e le istituzioni per trovare soluzioni innovative, da poter sviluppare nei prossimi anni”.
Tra i temi emersi dalla Festa della Salute, il dilagare, anche tra i più giovani, di forme gravi di ansia e depressione: “noi oggi insistiamo fortemente sulla necessità di fare una cultura sulla salute mentale, cioè far capire a tutti i livelli, partendo dalle scuole che ovviamente sono il primo gradino di tutto ciò, che cosa significa benessere psichico e soprattutto cosa significa salute mentale, che comporta una crescita culturale, formativa di ognuno di noi”, osserva Alberto Siracusano, Professore emerito di Psichiatria all’Università Tor Vergata e che coordina il Tavolo tecnico ministeriale per la salute mentale.
Al termine dell’evento, la presentazione della “Carta dei diritti delle persone con patologia”.