Roma, 19 set. (askanews) – “Inceneritore Roma: cercasi trasparenza”: è il titolo di un post con il quale il comitato no inceneritore a Santa palomba aggiorna i suoi sostenitori via Fb che “dopo gli accessi negati lo scorso anno, il recente diniego della Commissione europea sulla procedura di pre-infrazione Envi, apprendiamo oggi con la comunicazione del Dipartimento Ciclo dei Rifiuti di Roma dove è insediato il Rup per l’inceneritore che il nuovo accesso agli atti sui documenti valutativi ha un controinteressato e quindi la procedura di accesso slitta di ulteriori 10 giorni.
Ma chi sarebbe questo controinteressato Acea ambiente? Se fossero loro, ci vuole tutta la sfacciataggine a definirli controinteressati essendo i soli ad aver risposto alla gara. Sul territorio ci sono migliaia di controinteressati che presto torneranno a farsi sentire”.
“Ma a Roma – continua il post – tutto tace dal 2 agosto, salvo un Gualtieri impegnato a Ferragosto, con il benestare della Regione Lazio, nell’assegnare a Invitalia per 70mila Euro le verifiche sullo studio di fattibilità tecnico economica e del successivo progetto esecutivo. La struttura commissariale va avanti tenendo tutti all’oscuro – aggiunge il comitato -. E ciò sta avvenendo con la grande complicità o inerzia di quasi tutte le forze politiche capaci di rendere Gualtieri una specie di monarca assoluto, ma non vi pare il caso di ripristinare almeno una parvenza di legalità a RomaNoi fino alla fine non vi daremo tregua, statene certi”.