Roma, 18 set. (askanews) – “Moderata soddisfazione” per l’andamento del turismo umbro nei primi nove mesi dell’anno, frutto di una partenza sprint nella prima parte del 2024, decisamente sopra i livelli record del 2023, per poi assistere da giugno a un arretramento, essenzialmente in chiave di turismo degli italiani.
La diminuzione dei turisti italiani è dovuta a una stagione estiva penalizzata dalle condizioni meteo, con Perugia e l’Umbria inseriti sempre nelle realtà a bollino rosso, e a una riduzione della capacità di spesa delle famiglie, che hanno sentito gli effetti dell’alta inflazione del 2022-2023 e del forte aumento dei tassi di interesse. Inoltre, la siccità ha penalizzato in modo importante il turismo del Lago Trasimeno, in questo caso sia per quanto riguarda le presenze italiane, sia per quelle straniere.
È il bilancio che il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, traccia nell’appuntamento video de “Il Punto del Presidente”, sull’andamento del turismo umbro nei primi nove mesi del 2024, alla luce di un monitoraggio con gli operatori del settore,
Previsioni per il 2025? “Sarà un anno di grande importanza con la celebrazione del Giubileo, con il settore turistico umbro che dovrà farsi trovare a posto in ogni suo aspetto di fronte a un anno in cui ci sarà certamente un aumento del turismo di massa, non selezionato ma comunque di notevole rilevanza”. E lo sguardo si allunga al 2026, quando ci saranno gli eventi per gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi.