“Con riforma Calderoli c’e’ il rischio di spaccare il Paese in due”
Roma, 20 gen. (askanews) – “Se il governo segue la proposta di Calderoli sull’autonomia e asseconda la Lega nell’esautorare il Parlamento fara’ danni irreparabili per il Paese, spaccandolo in due. Ma noi non glielo consentiremo”, sara’ “una battaglia durissima”. Cosi’ Francesco Boccia, senatore Pd,in un’intervista a Il Messaggero.
“Hanno acconsentito ad inserire in legge di bilancio la norma che consente l’approvazione dei Lep attraverso i Dpcm. Una follia. I livelli essenziali della prestazione sono quelli che determinano la definizione di un conto da pagare al Centro e al Sud, alle aree interne e quelle di montagna. Non puo’ essere relegato ad un atto amministrativo. Parliamo di una cifra che va dagli 80 ai 100 miliardi di euro e tocca scuola, assistenza, sanita’ e trasporto pubblico locale. Serve una legge ordinaria approvata dal Parlamento perche’ quando fissi i meccanismi perequativi devono durare nel tempo. E tutto questo non c’e'”, sottolinea.
“Al momento in legge di bilancio c’e’ solo una norma che istituisce una fantomatica cabina di regia dentro al governo per fissare i parametri insieme a delle commissioni tecniche. Il Parlamento entra in gioco solo per un parere consultivo, e questa e’ una vergogna concepita da quel furbacchione di Calderoli”, conclude.
Autonomia, Boccia (Pd): coinvolgere Parlamento o sarà ostruzionismo
Roma, 20 gen. (askanews) – “Se il governo segue la proposta di Calderoli sull’autonomia e asseconda la Lega nell’esautorare il Parlamento fara’ danni irreparabili per il Paese, spaccandolo in due. Ma noi non glielo consentiremo”, sara’ “una battaglia durissima”. Cosi’ Francesco Boccia, senatore Pd,in un’intervista a Il Messaggero.
“Hanno acconsentito ad inserire in legge di bilancio la norma che consente l’approvazione dei Lep attraverso i Dpcm. Una follia. I livelli essenziali della prestazione sono quelli che determinano la definizione di un conto da pagare al Centro e al Sud, alle aree interne e quelle di montagna. Non puo’ essere relegato ad un atto amministrativo. Parliamo di una cifra che va dagli 80 ai 100 miliardi di euro e tocca scuola, assistenza, sanita’ e trasporto pubblico locale. Serve una legge ordinaria approvata dal Parlamento perche’ quando fissi i meccanismi perequativi devono durare nel tempo. E tutto questo non c’e'”, sottolinea.
“Al momento in legge di bilancio c’e’ solo una norma che istituisce una fantomatica cabina di regia dentro al governo per fissare i parametri insieme a delle commissioni tecniche. Il Parlamento entra in gioco solo per un parere consultivo, e questa e’ una vergogna concepita da quel furbacchione di Calderoli”, conclude.