Onu, Italia preoccupata per violazioni in elezioni Venezuela – askanews.it

Onu, Italia preoccupata per violazioni in elezioni Venezuela

Dichiarazione congiunta con 53 paesi pronunciata stamani a NY
Set 12, 2024
Roma, 12 set. (askanews) – L’Italia è stata tra i 53 paesi che questa mattina all’Onu, ha partecipato ad un punto stampa sui risultati delle elezioni in Venezuela, dove si è espressa grave preoccupazione per i brogli elettorali e per le violazioni di diritti umani, messe in atto a chiusura delle urne.

L’ambasciatore di Panama, circondato da tutti gli ambasciatori dei paesi sottoscritto ha letto il comunicato dove si chiede al Consiglio elettorale nazionale (CNE) del Venezuela di “pubblicare immediatamente i risultati delle elezioni presidenziali di tutti i seggi elettorali e consentire la verifica imparziale dei risultati da parte di osservatori indipendenti per promuovere credibilità, legittimità e un processo elettorale trasparente”. La richiesta è nata dopo che i fogli di conteggio voti pubblicati dalla società civile mostravano un risultato diverso da quello del Consiglio elettorale.

Nel comunicato si legge anche: “Prendiamo atto del rapporto provvisorio del Panel of Experts delle Nazioni Unite, che ha rilevato che il processo elettorale non ha raggiunto le misure di trasparenza e integrità di base” essenziali per tenere elezioni credibili”.

Per questo i 53 paesi invitano “tutti i venezuelani di avviare discussioni costruttive e inclusive per risolvere questa situazione di stallo elettorale e ripristinare le norme democratiche in modo pacifico, in conformità con la legge elettorale venezuelana e i desideri del popolo venezuelano”.

L’ambasciatore italiano Maurizio Massari, assieme agli altri rappresentanti degli stati alle Nazioni Unite hanno espresso, nel comunicato, grave preoccupazione “per le segnalazioni di violazioni e abusi dei diritti umani a seguito delle elezioni, comprese quelle che comportano repressione, arresti e detenzioni arbitrarie, omicidi, negazioni di garanzie di giusto processo e tattiche intimidatorie contro l’opposizione democratica, tra cui il raid del quartier generale dell’opposizione”.

La stessa preoccupazione è stata espressa per “il mandato di arresto motivato politicamente emesso dalle autorità venezuelane il 3 settembre per Edmundo González Urrutia (candidato dell’opposizione) che lo ha costretto all’esilio”. Infine il gruppo ha invitato a “promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Venezuela, incluso il diritto degli individui a riunirsi pacificamente senza rappresaglie” e quello di tutti i venezuelani di ristabilire norme democratiche per il loro Paese.