Milano, 10 set. (askanews) – Nel 2024 l’inflazione si azzera e i volumi del largo consumo, dopo quattro anni di cali, tornano in positivo: nel primo semestre 2024, infatti, sono cresciuti dello 0,9% rispetto al 2023, anche se restano ancora sotto i valori pre-covid. Solo nei canali iper, super e libero servizio nel primo semestre le vendite a volume sono state superiori a quelle del 2019 del 3,9%. Questi dati, a cui si aggiungono i due mesi estivi di giugno e luglio andati nel complesso meglio dello scorso anno, sono salutati con cauto ottimismo in vista della chiusura di fine anno dai vertici di Coop, a Milano per la presentazione del Rapporto 2024.
“I dati che mostrano uno stop alla caduta dei volumi del largo consumo sono senz’altro positivi, ma lo scenario dei consumi rimane ancora debole e caratterizzato da una grande volatilità. Se da una parte il quadro inflattivo sembra assestarsi, dall’altra si dovrà tenere conto del fatto che i prezzi, anche se stabilizzati, sono di fatto del 20% superiori a quelli del 2021 – dichiara Domenico Brisigotti, direttore generale Coop Italia – Stiamo assistendo a una ripresa della spinta promozionale, funzionale a sorreggere i volumi e allo sviluppo della competizione tra marche e tra i canali. Da una parte prosegue la crescita della marca del distributore e dall’altra quella del discount anche se sorretta dalle aperture”.
In realtà la ripresa non è omogenea: “ci sono nuove famiglie merceologiche che stanno soffrendo” ha precisato Brisigotti come latticini, caffè, con il chicco verde ai suoi massimi storici, ma anche il suinicolo, alle prese con gli effetti della peste africana.
Per il resto dell’anno l’auspicio è che si consolidi una crescita intorno all’1% con una previsione ottimistica sul Natale rispetto al 2023, anno drammatico per il largo consumo. Anche se nell’ultimo trimestre di quest’anno verrà a mancare la “stampella” del trimestre anti-inflazione che nel 2023 aveva contribuito a una crescita dello 0,2% dei volumi. “Per la seconda parte dell’anno ho la speranza che non si perda quello che abbiamo recuperato, consolidare questo circa +1% sarebbe un cambio di rotta – ha detto Maura Latini, presidente di Coop Italia – Questo ci rassicura un po’ perché le promozioni stanno riprendendo un po’ di vigore. Durante la grande spinta inflattiva come Coop non abbiamo riversato l’aumento dei prezzi sui consumatori, ce li siamo tenuti in pancia. Adesso che l’inflazione si è fermata le promozioni trovano facilità di essere recuperate, tutte le insegne possono fare la loro politica commerciale. L’attenzione alla convenienza è cresciuta ulteriormente”.