Roma, 10 set. (askanews) – Gli autodemolitori di via Palmiro Togliatti a Roma, al centro di un annoso braccio di ferro con l’amministrazione capitolina e regionale “Non verranno ricollocati. Stiamo parlando di attività che non hanno un titolo per la ricollocazione perché non potevano più operare”. Lo ha chiarito l’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi a margine dell’avvio delle operazioni di bonifica dell’area. “L’ultima autorizzazione di questi autodemolitori risale al 2018 – ha ricordato Alfonsi- quindi siamo di fronte a una situazione di illegalità. Nel 2022 c’è stato l’incendio, il commissario (il sindaco Gualtieri, ndr) ha fatto un’ordinanza nella quale diceva che questi terreni andavano ripuliti da tutti I rifiuti combustibi e mon, lasciando completamente liberi i piazzali perché nel masterplan del parco di Centocelle è prevista la rimozione di tutte le attività non compatibili con il parco”. “Abbiamo provato come Comune di Roma a trovare un’area dove fare un impianto di demolizione nell’ottica dell’economia circolare – ha ricordato l’assessora – avevamo proposto La Barbuta ma il ministero della Cultura ci ha completamente bocciato questa ipotesi dicendo che quello è il parco migliore del mondo e noi non abbiamo alternative. Conosciamo la difficoltà dentro Roma di trovare spazi per impianti – ha sottolineato- e quindi il Comune non si fa carico di questo compito che peraltro non gli compete”. La Barbuta, che per molti anni ha ospitato un campo nomadi, teatro di scarichi abusivi e roghi tossici, secondo Alfonsi “era l’unico spazio con un vincolo che poteva essere superato e soprattutto un territorio molto malamente usato, e che per essere destinato a parco ha bisogno di importanti bonifiche”.