L’Aquila, 27 ago. (askanews) – “Un provvedimento suicida”, con queste parole il presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio “boccia” la delibera della Giunta regionale abruzzese che autorizza, da ottobre, l’uccisione di quasi 500 cervi, cuccioli compresi, in due aree della provincia de L’Aquila in cui la densità di questi ungulati è di poco al di sopra del valore di soglia per autorizzare la caccia di selezione (rispettivamente di 2,58 e di 2,39 capi/km2, valore di soglia 2 capi/km2). “L’Abruzzo – continua Di Tizio – ha sviluppato negli anni una propria formidabile immagine, fatta di amore per la natura e per gli animali. Centinaia di turisti scelgono questi luoghi proprio perché sanno che qui si può incontrare fauna selvatica e che il rapporto con l’uomo è di convivenza e non di ostilità. Una immagine positiva che la Regione rischia di cancellare per accontentare poche decine di cacciatori. Senza peraltro aiutare davvero gli agricoltori che avrebbero bisogno di ben altro. Si sta cercando assurdamente, e con un danno enorme per l’economia, di trasformare l’Abruzzo da regione dei parchi a regione parco giochi per cacciatori”.