Francia, attacco alla sinagoga: arrestato un sospettato – askanews.it

Francia, attacco alla sinagoga: arrestato un sospettato

Di nazionalità algerina, precedenti per uso di stupefacenti
Ago 25, 2024

Milano, 25 ago. (askanews) – Un uomo di 33 anni è stato arrestato a Nimes: è sospettato di aver appiccato il fuoco a una sinagoga situata a La Grande-Motte, nell’Hérault, in Francia. Prima di questa vicenda era sconosciuto ai servizi segreti.

È stata la fine di una corsa per colui che era già stato avvistato dalle telecamere di videosorveglianza ieri, dopo che, intorno alle 8.30 di sabato, la polizia era stata informata di un incendio scoppiato davanti alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte.

L’arresto è stato effettuato da agenti di polizia della BRI di Montpellier e Marsiglia e del servizio d’élite RAID in un appartamento che non era la sua abitazione.

Durante l’intervento, il sospettato ha aperto il fuoco sulla polizia, che ha risposto al fuoco. Colpito più volte al volto, è stato portato in ospedale. È ancora ricoverato. Si sa ancora poco del suo profilo. Secondo le informazioni ha 33 anni ed è di nazionalità algerina. Si trova legalmente sul territorio francese, dove è arrivato da anni. Padre di un bambino nato in Francia, è vissuto per qualche tempo a La Grande-Motte e Nimes.

Il sospettato era noto alle forze dell’ordine per “uso di stupefacenti”, ma era completamente sconosciuto ai servizi segreti. Avrebbe agito da solo, dando fuoco alla propria auto vicino alla sinagoga, prima di fuggire, ma oltre al sospettato, altre due persone del suo entourage sono state arrestate dalla polizia. Si tratta di due uomini sulla trentina, semplici “parenti” del principale sospettato. Due auto in fiamme, fiamme che hanno anche interessato le due porte della sinagoga e un agente di polizia rimasto ferito, non in pericolo di vita: questo lo scenario di quanto accaduto ieri. Nelle ore successive gli investigatori hanno analizzato le telecamere di videosorveglianza: le immagini avevano immortalato un uomo con una bandiera palestinese, e un’arma, secondo i media francesi.