Milano, 23 ago. (askanews) – Ha preso il via con i primi grappoli di Pinot Nero nelle zone più precoci e assolate di Strevi (Alessandria), Serralunga d’Alba (Cuneo) e Castel Rocchero (Asti), la vendemmia in Alta Langa.
Nei prossimi giorni la raccolta entrerà nel vivo anche con le uve Chardonnay, risalendo verso i vigneti a quote via via più elevate, come Roddino e Bossolasco (Cuneo), dove l’invaiatura non è ancora completata. Il Consorzio Alta Langa spiega che salvo qualche 2lieve riduzione di resa dovuta alle condizioni meteorologiche instabili nel momento della fioritura, quello che si attende è un raccolto quantitativamente nella media e con una buona qualità delle uve”.
La stagione è stata caratterizzata “da un innalzamento delle temperature a inizio primavera, seguito da un periodo alquanto piovoso e fresco: le precipitazioni sono state circa il doppio della media, rendendo questa annata agricola la più piovosa degli ultimi 67 anni”. Con l’arrivo dell’estate, le condizioni “si sono ristabilizzate, consentendo una regolare maturazione delle uve: ciò ha collocato il periodo di vendemmia tra l’ultima decade di agosto e l’inizio di settembre”.
“Siamo fiduciosi che quella iniziata possa essere un’ottima annata, grazie al costante impegno dei nostri viticoltori: le uve sono belle e sane” afferma il vicepresidente dell’ente consortile, Giovanni Carlo Bussi, rimarcando che “in un contesto in cui le condizioni climatiche sono meno prevedibili, il ruolo del viticoltore è sempre più cruciale. Anche per questo il Consorzio Alta Langa – conclude – ha avviato nei mesi scorsi una serie di appuntamenti dedicati ai soci, al fine di diffondere la conoscenza delle migliori tecniche agronomiche in vigneto e consolidare gli alti livelli qualitativi delle uve destinate a diventare Alta Langa Docg”.
Il Consorzio Alta Langa, presieduto dal 2022 da Mariacristina Castelletta, è nato nel 2001 e oggi conta più di 80 case spumantiere e 90 viticoltori associati.