Rimini, 20 ago. (askanews) – “C’è altro tema non compreso fino in fondo: con l’autonomia differenziata andiamo verso un’ulteriore arlecchinata di leggi tutte diverse regioni per regione”. E su questo “il centrosinistra deve essere oltre che critico anche autocritico”. Lo ha detto il sindaco di Ravenna e candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna per il centrosinistra, Michele de Pascale, durante una visita al Meeting di Rimini.
“Quello dell’autonomia è un tema molto tecnico, molto complesso che non so quanto sia finora stato compreso a fondo da tutti i cittadini – ha detto de Pascale -. L’autonomia secondo me ha due difetti fondamentali. Il primo è quello della mancanza di solidarietà” e su questo “penso che il popolo del Meeting di Rimini non possa, al di là del vivere a Reggio Calabria o a Milano, non porsi il tema della uguaglianza di diritti e di opportunità in tutto il paese e della riduzione degli squilibri territoriali”. Poi c’è un altro tema che “non è compreso fino in fondo” secondo il sindaco: “con l’autonomia differenziata andiamo verso una ulteriore arlecchinata di leggi tutte diverse regioni per regione”.
Su questo, secondo il candidato alla presidenza dell’Emilia-Romagna che è anche presidente nazionale di Upi, “anche il centrosinistra deve essere oltre che critico anche autocritico: perché io che ho una cultura dell’autonomia molto forte e che vorrei più autonomia amministrativa in questo paese vorrei più spazio per i Comuni, per le Province nell’amministrazione; però vorrei regole più semplici e uguali in tutta Italia”.
Quindi con questa legge “si sta perseguendo la via sbagliata dell’autonomia che è quella di diversificare le leggi regione per regione invece di avere regole uguali dappertutto e più responsabilizzazione dei territori. Quella è la sussidiarietà che serve”. Inoltre “se si vuole essere critici con Calderoli secondo me bisogna essere anche autocritici perché io ho parlato di autonomia differenziata con cinque governi hanno governato tutti però probabilmente eran tutti progetti sbagliati”.