Roma, 16 ago. (askanews) – Il più stretto alleato della Russia di Vladimir Putin, il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, ha lanciato un appello per la pace tra Russia e Ucraina, mentre l’incursione di Kyiv nella regione russa di Kursk, in Russia, entra nella sua terza settimana. Secondo Politico, questo appello sarà trasmesso domenica sul canale statale russo Rossiya 1, mentre è già andato sui media bielorussi.
“Sediamoci al tavolo delle trattative e poniamo fine a questa zuffa. Né il popolo ucraino, né i russi, né i bielorussi ne hanno bisogno”, ha detto Lukashenko, secondo Politico. “Sono loro, in Occidente, che ne hanno bisogno. Non posso rivelare questi fatti, sono assolutamente classificati. Ma a volte parlano apertamente persone di alto rango. Dicono: lasciate che si colpiscano a vicenda – ucraini, russi – lasciate che tutti muoiano in questo calderone”.
Lukashenko ha consentito alle truppe russe, durante la guerra, di attaccare l’Ucraina attraverso il suo territorio. Inoltre Mosca ha collocato armi nucleari nella Bielorussia.
Dopo l’inizio dell’operzione ucraina a Kursk, Lukashenko ha inviato truppe al confine per “fermare una possibile incursione ucraina”. Allo stesso tempo, però, afferma di non avere rancori nei confronti dell’Ucraina. “Gli ucraini lo hanno visto. Ci hanno detto costantemente che non avevano bisogno della guerra con la Bielorussia. Noi comprendiamo questo e diciamo che non combatteremo contro di voi”, ha detto l’autocratico leader bielorusso.
Putin, dal canto suo, ha dichiarato lunedì scorso che non intende parlare con Kiev, in particolare dopo l’inizio dell’operazione a Kursk, accusando gli ucraini di aver attacco i civili.