Milano, 11 ago. (askanews) – Gli Stati Uniti stanno cercando di convincere il presidente venezuelano Nicolas Maduro a dimettersi in cambio di un’amnistia dopo un’elezione foremente contestata. Lo riporta il Wall Street Journal. “Un azzardo” come lo definisce il giornale newyorkese “mentre emergono prove schiaccianti che l’uomo forte ha perso le elezioni del mese scorso, hanno affermato fonti a conoscenza della questione”.
Gli Stati Uniti avrebbero discusso la grazia per Maduro e i suoi che hanno sulle spalle incriminazioni del Dipartimento di Giustizia, secondo tre persone a conoscenza della presunta mossa dell’amministrazione Biden. Il tutto mentre si moltiplicano le contestazioni e ma anche gli appelli al capo dello Stato a porre fine alla violenza e alla persecuzione contro i dissidenti. Tra gli arrestati, ci sono anche vari cittadini italo-venezuelani che svolgono attività politica nel Paese sudamericano. In particolare, due leader politici anti-Maduro: Américo De Grazia e Williams Davila.
Una delle fonti del Wall Street Journal ha affermato che gli Stati Uniti hanno messo “tutto sul tavolo” per convincere Maduro ad andarsene prima della fine del suo mandato a gennaio. Secondo gli interlocutori della pubblicazione, l’anno scorso Washington durante i negoziati segreti in Qatar aveva fatto un’offerta di amnistia, ma si era rifiutato di discutere le modalità secondo le quali avrebbe dovuto lasciare l’incarico. Una persona vicina al regime ha affermato che la posizione di Maduro fino ad ora non è cambiata.
Anche i tre paesi più popolosi dell’America Latina – Brasile, Messico e Colombia – sono collegati. I funzionari statunitensi vogliono che questi Stati assumano una posizione più dura sulla necessità di provare che Maduro abbia effettivamente vinto le elezioni.