Secondo i dati dell’Inail sono in aumento gli infortuni sul lavoro – askanews.it

Secondo i dati dell’Inail sono in aumento gli infortuni sul lavoro

  Primo semestre: 299.303 (+0,9%), morti 469 (+4,2%)
Ago 2, 2024
 

Roma, 2 ago. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il primo semestre del 2024 sono state 299.303 (+0,9% rispetto a giugno 2023 e in diminuzione del 21,7% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Le denunce di infortunio con esito mortale – rileva l’Inail – sono state 469 (+4,2%): nell’incremento sono stati determinanti anche gli incidenti mortali plurimi. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, pari a 45.512 (+19,6%).

Le denunce di infortunio presentate all’Inail nel primo semestre del 2024 sono state 299.303, in aumento dello 0,9% rispetto alle 296.665 dello stesso periodo del 2023, del 12,2% rispetto a gennaio-giugno 2021 e del 22,2% rispetto a gennaio-giugno 2020, e in diminuzione del 21,7% sul 2022 e del 7,6% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica.

“Tale andamento – spiega l’Inail – tradotto in termini di incidenza infortunistica, cioè rapportando i valori assoluti al numero di occupati Istat rilevato a giugno 2024, mostra una tendenza al ribasso”. L’aumento che emerge dal confronto dei primi semestri del 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, che registra un +0,6% (da 190.360 a 191.430 casi denunciati), sia a quella femminile, con un +1,5% (da 106.305 a 107.873). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+0,3%) ed extracomunitari (+5,0%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-3,2%).

L’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+20,6%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto-legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 25-29 anni (+3,0%) e in quella 60-74 anni (+5,8%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-24enni (-2,2%) e tra i 30-59enni (-2,8%).

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo semestre 2024 sono state 469,19 in più rispetto alle 450 registrate nel pari periodo del 2023, sei in più rispetto al 2022, 13 in meno sul 2019, 101 in meno sul 2020 e 69 in meno sul 2021. Rapportando il numero dei casi mortali agli occupati Istat nei vari periodi, si nota come l’incidenza scende da 2,07 decessi denunciati ogni centomila occupati Istat del 2019 a 1,96 del 2024 (-5,3%), mentre aumenta del 2,6% rispetto al 2023 (da 1,91 a 1,96).

L’incremento rilevato nel confronto dei periodi gennaio-giugno 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 416 a 429, sia a quella femminile, da 34 a 40. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 371 a 366) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 64 a 78) e dei comunitari (da 15 a 25).

L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 2 a 3 casi), tra i 35-59enni (da 262 a 292), tra i 65-69enni (da 26 a 34) e tra gli over 74 (da 7 a 10) e riduzioni tra i 15-34enni (da 76 a 66), tra i 60-64enni (da 65 a 52) e tra i 70-74enni (da 12 a 11).

Al 30 giugno di quest’anno risultano cinque denunce di incidenti plurimi, per un totale di 21 decessi, solo quattro dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2023 risultavano sei denunce di incidenti plurimi, per un totale di 12 decessi, di cui la metà stradali.

IL MINISTERO DEL LAVORO: “Il tasso di incidenza delle denunce di infortunio per ogni centomila occupati è in diminuzione rispetto al 2019, l`anno corretto per un confronto perché precede la pandemia, passando da 1.394 a 1.250 (-10,3%). Si ricorda che in Italia, a differenza di altri Paesi UE, i casi di Covid contratti nei luoghi di lavoro rientrano nelle statistiche sugli infortuni, così come quelli che avvengono in itinere, ovvero nel tragitto fra casa e lavoro”. Questo il commento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sugli “open data” Inail di giugno riguardanti le denunce di infortuni e malattie professionali. “Il numero degli infortuni denunciati in occasione di lavoro ha mostrato una sostanziale stabilità, da 252.675 casi nel 2023 a 252.951 nel 2024 (+0,1%). Anche l`incremento delle denunce di malattie professionali (+19,6% rispetto al 2023) può essere interpretato come un segnale positivo, riflettendo un aumento della consapevolezza e della volontà dei lavoratori di denunciare condizioni lavorative non sicure. Questo è un indicatore di maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro. L`incidenza delle denunce di casi mortali è scesa da 207 decessi per ogni centomila occupati nel 2019 a 196 nel 2024 (-5,3%).Questo dato è particolarmente significativo. Naturalmente, sui
dati provvisori periodicamente trasmessi dall`INAIL pesano i
picchi di incidenti plurimi. Il che conferma la necessità di una
valutazione complessiva su base annuale.
Il governo ha dimostrato un forte impegno nel migliorare la
sicurezza in diversi ambiti, come evidenziato dall`incremento
delle denunce tra gli under 15 (+20.6%), legato all`estensione
dell`assicurazione INAIL agli studenti (così come al personale)
nelle scuole di ogni ordine e grado, disposta dal Decreto legge
Lavoro n.48 del 2023. Questi numeri e la stessa pubblicazione regolare di bollettini trimestrali che monitorano l`andamento degli infortuni e delle malattie professionali, sono un chiaro segnale per determinare l`efficacia delle politiche di sicurezza adottate dal governo e della continua attenzione alla salute e sicurezza dei lavoratori da parte del Ministero, anche con riferimento alle azioni sinergiche con le amministrazioni coinvolte (INL, INAIL, INPS, Forze dell`ordine, Ministero dell`Interno)”.