Parigi, 1 ago. (askanews) – “Per quanto riguarda l’incontro della Carini, lei ha messo un punto: io penso al match. Capisco le difficoltà, possono esserci tante considerazioni. Io ho messo al primo posto, nelle preoccupazioni, la salute degli atleti e la salvaguardia dell’equa competizione. Il CIO ha messo al primo posto i diritti civili, che sono assolutamente un fattore importante. Ha messo al primo posto il passaporto. E quindi andiamo avanti, perché questo ci insegna lo sport e quindi la vita”. Lo ha detto il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi a proposito del caso Khelif, a margine di un evento sul Made in Italy e lo sport all’Ambasciata d’Italia a Parigi.