Roma, 20 lug. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden starebbe accettando sempre più il fatto che potrebbe non essere in grado di restare nella corsa presidenziale, tuttavia un suo eventuale ritiro dalla campagna non verrebbe annunciato prima della visita a Washington di Benjamin Netanyahu, in programma la prossima settimana su iniziativa dei repubblicani, per non dare “soddisfazione” al premier israeliano, con cui i rapporti sono sempre più tesi a causa della guerra nella Striscia di Gaza. E’ quanto riferisce oggi il New York Times, citando persone vicine al presidente e suoi consiglieri.
Secondo il quotidiano, il presidente americano, in insolamento per il Covid nella sua residenza in Delaware, sarebbe però “sempre più risentito per quella che considera come una campagna orchestrata per cacciarlo dalla corsa”.
Persone vicine al presidente hanno dichiarato che “Biden è in politica abbastanza a lungo da presumere che le fughe di notizie apparse sui media negli ultimi giorni siano coordinate per aumentare la pressione su di lui perché si faccia da parte” e “ritiene Nancy Pelosi, ex presidente della Camera, la principale istigatrice, ma è irritato anche con (l’ex presidente Barack, ndr.) Obama, considerandolo il burattinaio dietro le quinte”. Di fatto, hanno dichiarato due fonti, fino a ieri pomeriggio il presidente Biden non si è impegnato a ritirarsi dalla corsa e “non ha cambiato idea”.