Milano, 20 lug. (askanews) – Il sacrificio di chi emigra, la determinazione di chi lavora per tornare e realizzare un sogno. E quella voglia di rivincita che dà il nome a quel sogno. La storia del Pastificio Riscossa di Corato, in provincia di Bari, è figlia di questi ingredienti che ora diventano un video: “Tornate che ce la faremo”.
Fondata oltre un secolo fa da Leonardo Mastromauro, bisnonno di Margherita Mastromauro, oggi alla guida dell’azienda e presidente del gruppo pastai di Unione italiana food, questa azienda è oggi tra le top 300 di Puglia e Basilicata. E il video, concepito come il trailer di un film, diretto dal regista Andrea Simonetti, progettato dall’agenzia Carucci e Chiurazzi di Bari e prodotto da Oz Film, condensa, in poco più di due minuti, la storia di questo pastificio pugliese lunga più di un secolo. Dai primi passi di Leonardo Mastromauro nel 1900, quando avviò un piccolo laboratorio di produzione della pasta, fino agli Venti, quando a seguito della guerra emigrò a New York in cerca di nuove opportunità. Come altri italiani emigrati, Leonardo lavorò con tenacia e ingegno. Nel 1932 il richiamo di casa, racchiuso nelle poche parole “Torniamo a casa. Questa volta ce la faremo” lo riportò in Italia con la sua famiglia per riunirsi alla sua terra e rilanciare il suo progetto: il Pastificio Riscossa.
Il nome stesso, “Riscossa”, racchiude in sé il senso di una rinascita. Con la fondazione dell’azienda Leonardo non solo realizzò il suo sogno ma creò una realtà destinata a crescere e prosperare nel tempo. Oggi, sotto la guida di Margherita Mastromauro, l’azienda continua a portare avanti la visione e i valori del suo fondatore. “Questo progetto nasce da una domanda che spesso mi è stata rivolta: perché Riscossa? Volevamo condividere con il pubblico la storia del nostro Pastificio – ha dichiarato Margherita Mastromauro, presidente del Pastificio Riscossa e del gruppo pastai di Unionfood – e i valori fondamentali che hanno plasmato la nostra identità aziendale: la passione per la qualità, l’innovazione e il profondo legame con la tradizione italiana della pasta. Era importante per noi raccontare questa storia di impegno, coraggio, speranza e successo, onorando il nome di colui da cui tutto è iniziato”.