Roma, 20 lug. (askanews) – Nella splendida cornice di Volterra, tra il verde delle colline e l’azzurro del mare Tirreno, la ventiduesima edizione del Festival Internazionale del Teatro Romano propone un intenso calendario di appuntamenti con teatro, danza, musica.
Dopo la rosa di eventi che hanno coinvolto in prima persona l’attore Simone Domenico Migliorini, ideatore e direttore artistico del Festival con la prima nazionale del suo “Cattivi, cattivissimi e bastardi nel teatro di Shakespeare” assieme a Sarah Biacchi, questa sera il gruppo della Creta porta in scena un testo tratto dal Plauto di Aristofane, firmato da Anton Giulio Calenda e diretto da Alessandro Di Murro, intitolato “Pluto o il dono della fine del mondo”. Uno spettacolo che divertirà il pubblico invitandolo a chiedersi: che cosa succederebbe se fossimo tutti ricchi e se a tutti fosse concesso ozio illimitato?
È su questa utopia che si gioca l’opera di Aristofane “Pluto”, che prende il nome da un dio tanto poco spirituale, quanto assai utile e concreto: il cieco Pluto, dio della ricchezza nel pantheon ellenistico, viene rapito da Cremilo, contadino ateniese, affinché smetta di elargire ricompense ai malvagi e sofferenze agli onesti. Succederà, che, curata la cecità di Pluto, i soldi saranno bulimicamente distribuiti a tutti e che quindi lavorare diverrà inutile.
Domani, invece, sarà protagonista del palco Sergio Vespertino con “Pirandello. Questo, codesto e quello” testo firmato a quattro mani assieme a Salvatore Ferlita e prodotto da Agricantus con musiche di Gabriele Lomonteche.
Il 23 luglio doppio appuntamento: alle 17,30 con l’editoria nelle sale del Museo Etrusco Guarnacci per la presentazione del libro “Catullo e Clodia dalla A alla Z” di Alessandro Biotti presentato da Alessandro Fo con letture curate da Simon Domenico Migliorini e Ilenia V. Raimo; alle 21,30 al teatro romano il Teatro di Tato Russo presenta “Odysseo superstar – l’eroe di cui nessuno ha bisogno” con la regia del collettivo V.A.N. che riprende la sua indagine su Omero seguendo e analizzando la vita di Ulisse. La danza torna protagonista il 25 luglio con una regia di Aurelio Gatti tratta da Lucrezio “De rerum natura – sospesi tra un vuoto che ci precede e il vuoto che ci attende” mentre il 26 luglio debutta in prima internazionale “L’incantatore” di Natalia Di Bartolo, poema epico scritto dall’autrice per Simon Domenico Migliorini, con musiche originali dal vivo di Eric Breton cantate dal soprano Lydia Mayo e prodotta dalla Associazione Culturale Gruppo Progetto Città, con la regia dello stesso Migliorini e movimenti scenici di Eleonora Ferrari. (Segue)