Milano, 11 lug. (askanews) – Un’estate che, per il comparto turistico, è partita con il segno positivo a livello di ricavi e anche di sensazioni, ma non senza qualche nuvola. ASTOI Confindustria Viaggi ha diffuso i propri dati sulla prima parte del 2024 e abbiamo chiesto al presidente Pier Ezhaya di commentarceli. “Per gli operatori ASTOI è sicuramente un’estate positiva: In questo momento registriamo una crescita del 5% sul 2023, che per il tout operating nazionale, ma per tutto il turismo, è stato un anno record dopo la crisi del Covid. Essere volumi di ricavi superiori a quelli del 2023 è un dato molto positivo. È indubbio però che questo risultato si è composto attraverso una serie di comportamenti non così omogenei: abbiamo clienti che fanno acquisti in diversi momenti dell’anno, con bisogni diversi, e noi operatori dobbiamo essere capaci, sia a livello di offerta sia di tempistica, per intercettare i diversi tipi di domanda”.
Significativo il numero delle prenotazioni effettuate con ampio anticipo. “C’è una clientela che prenota con grande anticipo, dalla fine dell’anno prima, quindi in questo caso da ottobre-novembre 2023 fino a febbraio-marzo 2024, e vuole avere la massima gamma di offerta possibile e intercetta anche i prezzi migliori, perché sappiamo che con le politiche delle compagnie aeree e degli stessi operatori, prenotare in anticipo molto spesso significa avere anche le condizioni migliori”.
C’è poi una seconda tipologia di viaggiatori che prenotano più sotto data, tra marzo e giugno, mentre la terza tipologia punta sull’ultimo minuto per cercare occasioni, non sempre facili, anche a livello di prezzo.
A livello di destinazioni sul comparto del turismo organizzato pesa molto il calo dell’Egitto in seguito alla crisi di Gaza. Il Paese nel 2024 ha registrato un calo di circa il 20%, su volumi molto alti, e questo ha portato a valorizzare altre località. “Sicuramente ne ha beneficiato un po’ l’Italia, un po’ la Grecia, un po’ la Spagna, con le Baleari e le Canarie, ma se dovessi dire che è stato recuperato tutto il traffico perso sull’Egitto probabilmente non sarebbe corretto dirlo, perché questi Paesi hanno anche una scala di prezzo molto diversa da quella dell’Egitto. Sull’Italia la Sardegna è la meta che brilla di più, e per noi che facciamo tour operating e cerchiamo di vendere dei pacchetti di vacanza onnicomprensiva, è il Sud Italia l’area che vendiamo maggiormente”.
Altro settore importante per ASTOI è quello dei viaggi studio, che stanno andando molto bene. “Anche in questo caso i nostri operatori, che sono i più importanti e anche i più seri a livello nazionale, hanno adeguato l’offerta, quindi la vacanza studio non è più solo studio della lingua, ma esperienza diretta, contatto con il territorio, possibilità di fare sport e conoscere persone che vengono da altri Paesi. Quindi assistiamo anche qui a dei cambiamenti: ovviamente l’inglese è la lingua più studiata, ma assistiamo a una domanda crescente anche delle lingue orientali e in particolare del giapponese”.
Come si vede, anche il turismo organizzato cambia pelle.