Roma, 10 lug. (askanews) – In un momento di disallineamento tra le esigenze delle imprese e l’offerta di lavoro, la formazione aziendale finanziata assume un ruolo centrale. Fondimpresa, fondo interprofessionale che finanzia proprio questa attività, ha presentato il suo Rapporto nazionale per il 2022 presso la Luiss Business School, con la quale collabora in un progetto pluriennale per effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa dell’opera di finanziamento della formazione.
“Fondo Impresa è il principale fondo per la formazione delle imprese. Nel 2022 la spesa approvata è stata di ben 280 milioni di euro. È molto interessante anche il dato relativo alle imprese che aderiscono al fondo, che sono state nel 2022 211 mila, con una crescita enorme negli ultimi dieci anni, invece di circa il 200%. Questo dà al fondo un rilievo fondamentale nel promuovere, nel sostenere appunto il miglioramento delle competenze delle risorse umane a tutti i livelli all’interno delle imprese. È anche molto importante dire che una parte molto rilevante di queste risorse riguarda le piccole e medie imprese, che hanno altrimenti difficoltà a finanziare la formazione dei loro collaboratori. È una formazione che riguarda alcuni temi cruciali di carattere generale come la sicurezza sul lavoro, ma sempre di più si indirizza anche a sviluppare competenze manageriali avanzate come la gestione dell’innovazione, la gestione dei mercati, che sono aspetti fondamentali per rafforzare la competitività delle imprese”, dice Matteo Giuliano Caroli, Associate Dean for Sustainability & Impact Luiss Business School e direttore della ricerca.
L’incontro, che si è tenuto nella cornice di Villa Blanc, si è focalizzato su quali siano il ruolo, le potenzialità e gli spazi di miglioramento della formazione finanziata nel sostenere l’evoluzione del lavoro in Italia: dalla transizione tecnologica, a quella ambientale; dalle questioni di genere alle esigenze della “silver economy”.
In questa cornice, Fondimpresa si colloca in una posizione di osservatorio privilegiato col suo ruolo di finanziatrice della formazione, anche con una proiezione verso modalità innovative.
Spiega il vicepresidente di Fondimpresa Fulvio Bartolo: “Fondimpresa è il fondo interprofessionale più importante. 5 milioni di lavoratori, quasi, e 500 milioni di euro all’anno, più o meno. Facciamo formazione continua per tutti i lavoratori, però abbiamo avuto anche la possibilità di farlo per i disoccupati. E quindi facciamo politiche attive del lavoro, per cui le aziende possono formare i lavoratori che poi prenderanno. Facciamo avvisi ogni anno e la cosa importante è che oggi stiamo sperimentando altri avvisi nuovi. In particolare – ci teniamo a dirlo – proprio nei giorni scorsi abbiamo pubblicato l’avviso per i paesi stranieri, cioè per giovani che le imprese vogliono assumere, li formiamo nel loro paese di appartenenza e li facciamo arrivare in Italia. E’ sperimentale, infatti ci sono solo 5 milioni, non sono pochi, però ci sono 5 milioni, ma è sperimentale perché l’abbiamo fatto in accordo con il Ministero degli Interni e con il Ministero del Lavoro, proprio per fare in modo che il lavoratore li impari la lingua italiana e qui poi impari direttamente le questioni sul lavoro e venga assunto, perché c’è l’obbligo di assunzione”.