Bonfiglioli Consulting presenta con Botter i risultati del metodo Lean World Class
Produttività aumentata del 15% e diminuzione fino al 30% dei tempi di set-up
Lug 8, 2024
Roma, 8 lug. – Botter, azienda vinicola veneziana parte del Gruppo Argea e tra i principali esportatori italiani di vino, è stata recentemente protagonista di una living experience aperta a manager del manufatturiero per comprendere il ruolo strategico che sostenibilità e sicurezza rivestono oggi in un’azienda, nei suoi processi e nell’ambito delle sue risorse umane.
Con il supporto di Bonfiglioli Consulting, società italiana di consulenza da oltre 50 anni specializzata nelle operations e nell’internazionalizzazione e pioniere in Italia della filosofia “lean thinking”, Botter ha affrontato un percorso di trasformazione Lean Digital Manufacturing che l’ha traghettata in modo efficace nel mondo dell’Industry 4.0.
L’obiettivo a monte del progetto era migliorare il servizio al cliente e parallelamente aumentare la produttività. «La Direzione di Botter – spiegano in Bonfiglioli Consulting – ha riconosciuto l’importanza di definire e implementare un sistema di misura delle performance finalizzato alla riduzione degli sprechi e all’aumento della flessibilità del modello logistico-produttivo. Obiettivi perseguibili solo instaurando in azienda un approccio organizzativo orientato al miglioramento continuo strutturato attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione inter-funzionale delle risorse, la formazione continua e l’applicazione rigorosa dei principi e degli strumenti lean».
Proprio partendo dai principi della filosofia lean e applicandola alle risorse dell’Industry 4.0, Bonfiglioli Consulting ha sviluppato il metodo Lean World Class® con cui aiutare le aziende ad attuare una gestione snella dei processi produttivi e ad aumentare di conseguenza il valore del loro business. In questo processo è fondamentale effettuare una prima valutazione della maturità “lean digital” dell’organizzazione per poi procedere attraverso la progettazione e l’implementazione di soluzioni che rispondessero direttamente ai bisogni emergenti. «Ragionando in grande – aggiungono da Bonfiglioli Consulting – si parte con progetti pilota e poi si scala, garantendo ovviamente che ogni passo sia misurabile e allineato agli obiettivi strategici aziendali».
Nel progetto studiato per Botter sono state attivate quattro direttrici di miglioramento che hanno permesso di abbracciare il mondo delle Operations a 360°: produzione, supply chain, organizzazione, strumenti. Da un lato si è lavorato sui processi legati alla Produzione e alla Supply Chain, attraverso l’applicazione dei principi e degli strumenti del metodo Lean World Class®, per migliorare le performance aziendali. Dall’altro lato si è lavorato sulle Risorse, sul loro coinvolgimento e responsabilizzazione attraverso programmi di formazione dedicati e certificati. In particolare si è lavorato sulla certificazione di alcune risorse Lean Six Sigma un metodo che coniuga l’attenzione verso l’eliminazione degli sprechi tipica del Lean Thinking con l’approccio esplorativo basato sull’interpretazione statistica dei dati resi disponibili dalla digitalizzazione dei processi.
Il processo di training ha coinvolto il 40% del personale aziendale con un conseguente aumento della motivazione e senso di appartenenza e una riduzione del 30% dei tempi di set-up produttivo. Particolarmente cruciale si è rivelata l’introduzione di un MES (Manufacturing Execution System) per il controllo delle performance di fabbrica (OEE) che ha incrementato anche la produttività nell’ufficio commerciale e portato a una crescita del 15% della produttività complessiva. Tutto questo ha guidato Botter verso un miglioramento generale del livello di servizio al cliente finale.
Umberto Mirani, Managing director Business Unit Italia di Bonfiglioli Consulting, commenta: «Nei percorsi di trasformazione aziendale, il successo inizia con la creazione di una cultura aziendale forte, dove la leadership è incentrata sul valorizzare le persone. Fondamentale è creare un ambiente che abbracci l’innovazione, promuova la curiosità e accetti il fallimento come parte integrante del processo di apprendimento. Investire in formazione e sviluppo è cruciale per garantire che tutti i collaboratori non solo comprendano la trasformazione, ma diventino attivi protagonisti. Tutto questo, naturalmente, deve essere supportato da scopi comuni, visione e obiettivi condivisi».