Milano, 3 lug. (askanews) – “L’evento alluvionale di questo fine settimana ha nuovamente evidenziato la vulnerabilità della Valle d’Aosta e del Canavese in Piemonte. Le Alpi, con un surriscaldamento quasi doppio rispetto alla media globale, sono un vero e proprio indicatore dei cambiamenti climatici che ci attendono”. Lo ha detto in Aula alla Camera Franco Manes, di Vallée d’Aoste.
“Il Ministro Musumeci ha ragione: questi eventi non sono più eccezionali. Devono invece essere eccezionali le misure e le programmazioni future per contrastare i cambiamenti climatici. Bisogna intervenire con urgenza, con misure e fondi adeguati per sostenere gli interventi iniziali per la messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi e le innumerevoli attività imprenditoriali del settore commerciale, del comparto turistico alberghiero e agricolo che si sono venute a trovare in difficoltà. Ora è necessario, in maniera assoluta, ripristinare l’accessibilità alla vallata di Cogne e a Cogne. Un’eccellenza delle Alpi nord occidentali. Un paese con innumerevoli strutture alberghiere e di ristorazione, porta d’ingresso al Parco Nazionale del Gran Paradiso, e garantire a Cervinia idonei mezzi per ripristinare le infrastrutture interessate dai fenomeni, come anche i danni derivanti dallo straripamento della Dora Baltea, nella valle centrale della mia Regione”.
Per Manes “i Valdostani stanno dimostrando nuovamente, dopo la tragica alluvione del 2000, come le popolazioni di montagna sanno rimboccarsi le maniche, come d’altronde hanno fatto e stanno facendo gli amici romagnoli e emiliani. La Valle d’Aosta è una Regione Turistica, le aree interessate dall’evento, rappresentano alcune delle località più importanti della nostra Regione, i danni sono rilevanti ma in questo momento è necessario l’impegno di tutti, del Parlamento, di tutti i gruppi politici e del Governo per garantire il prima possibile l’accessibilità migliore a tutte le aree interessate dagli eventi”.