Roma, 2 lug. (askanews) – Volti di operatrici e operatori con nome, qualifica e incarico che, a mezzo social, ricordano all’amministrazione capitolina e alla Regione Lazio che “Se io mi fermo si ferma Roma”. Due primi appuntamenti in presidio, il 4 luglio in Campidoglio e il 15 davanti alla sede della Regione Lazio. Le cooperative sociali di Innovainrete lanciano una campagna di mobilitazione spiegando che “senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop”.
Le coop sociali a Roma sostengono le attività di base per anziani, bambini con disabilità, alunni delle scuole comunali, ma anche assistenza infermieristica e attività culturali. “dietro a ognuna di queste attività vitali per la Capitale – ricordano da Innovainrete – c’è un lavoratore o una lavoratrice di una cooperativa sociale, e strutture complesse che permettono loro di operare”.
Innovainrete, che coordina 11 cooperative romane presenti in tutti i Municipi della Capitale, lancia oggi la campagna: “Se io mi fermo, si ferma Roma”. “Immagini di veri operatrici e operatori, volti sconosciuti il cui lavoro non è adeguatamente valorizzato dalla parte delle Istituzioni responsabili dei servizi nei quali operano – spiegano in una nota -. L’obiettivo dell’iniziativa virale, aperta all’adesione delle parti sociali, dell’associazionismo e di tutte le realtà interessate e solidali, è dar loro un volto e le parole giuste per chiedere al Comune di Roma e alla Regione Lazio di fare la propria parte: “Senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop”.
“Dopo il rinnovo del contratto di settore – spiegano gli operatori di Innovainrete – le cooperative sociali hanno, giustamente, adeguato i compensi di lavoratrici e lavoratori, ma le istituzioni di cui garantiamo strutture e servizi non sembrano intenzionate a farlo, scaricando su strutture già gravate da anni di sottofinanziamento tutto il peso di questo doveroso adeguamento”.
Le sole organizzazioni di Innovainrete intervengono direttamente sui bisogni di circa 8 mila persone con benefici potenziali per circa 24mila famiglie, con oltre 2.700 mila lavoratrici e lavoratori e circa 500 volontarie e volontari attivi nei diversi settori.
“Prendiamo la parola – aggiungono gli operatori e le operatrici fotografati – per ricordare che una cooperativa sociale non è un’impresa come le altre, che noi lavoratrici e lavoratori siamo loro socie e soci e, dunque, non possiamo permettere che il mancato riconoscimento dei nostri diritti da parte delle istituzioni responsabili si traduca in una condanna alla chiusura per quei presidi territoriali e di intervento sociale che sono i nostri posti di lavoro”.
Innovainrete (www.innovainrete.it) sarà in presidio in Piazza del Campidoglio il 4 luglio dalle ore 17.30 e presso la Regione Lazio in Piazza Oderico da Pordenone il 15 luglio dalle ore 17.30 Innovainrete è promossa da: Aelle il punto, Arca di Noè, Il Brutto Anatroccolo, Cospexa, H-Anno Zero, Idea Prisma 82, Magliana Solidale, Meta, Nuove Risposte, Il Piccolo Principe, Mediterranei.