Mantova, 28 giu. (askanews) – “L’acqua è un problema, nel senso che siamo abituati ormai da tanti anni a considerare l’acqua sempre disponibile in un pianeta che con gli oceani ha acqua dappertutto. Poi ci sono periodi in cui piove troppo e periodi in cui piove troppo. Quindi l’acqua l’abbiamo sempre stata vista come qualcosa di poca importanza, perchè prima o poi c’è sempre stata. In realtà noi oggi sappiamo i cambiamenti climatici che abbiamo davanti a noi e la crescita di domanda e di risorse, in particolare in Italia abbiamo anche un problema importante di agricoltura che consuma il 70% dell’acqua disponibile, quindi in questa direzione dobbiamo mettere l’acqua al centro delle nostre politiche e dei nostri comportamenti. Perchè è arrivato il momento di darci una regolata”. Lo afferma Riccardo Valentini, past president SICS e premio Nobel per la Pace nel 2007, intervistato da askanews a margine della giornata di apertura del Seminario Estivo di Fondazione Symbola che ha preso il via al Teatro Bibiena di Mantova.
“Quindi al di là degli aspetti di natura organizzativa, delle perdite – anche le nuove tecnologie che ovviamente sono importanti – ci sono anche aspetti comportamentali – sottolinea Valentini -: ovviamente le persone devono cominciare a pensare che l’acqua è un bene finito, quindi a essere parsimoniosi a non fare le cose che poi sono sempre state fatte come innaffiare il giardino con l’acqua del Comune, pulire la macchina, oppure restare tantissimo tempo sotto la doccia. Sono piccoli gesti in realtà è chiaro che poi di fronte a miliardi di metri cubi di cui noi abbiamo bisogno potrebbero sembrare piccole cose ma in realtà sono anche importanti perchè questa attenzione ci permette anche di stare sempre continuamente sul pezzo, continuare a spingere spingere affinchè le cose siano più efficienti e funzionino meglio. D’altronde senza una visione nuova dell’acqua non avremo un futuro migliore per noi e per i nostri figli. Questa è una scelta che bisogna fare subito”.