Roma, 27 giu. (askanews) – E’ stato approvato dall’Assemblea Capitolina l’aggiornamento della Carta per la Qualità, uno degli elaborati del Piano Regolatore di Roma dove sono indicati tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti a uno speciale regime di tutela individuato da Roma Capitale, autonomo rispetto agli altri vincoli statali e definito in accordo con la Sovrintendenza di Roma Capitale. L’aggiornamento, che mancava da 15 anni, segna un passo cruciale per la rigenerazione urbana della città.
Tra le principali modifiche introdotte: lo stralcio dalla Carta di circa 750 immobili che possono ora essere trasformati (700 individuati a seguito di istanze di parte, recepimento di trasformazioni urbanistiche, valutazioni congiunte con Sovrintendenza Capitolina che non possedevano caratteristiche da tutelare a cui si aggiungono altri 50 provenienti dalle segnalazioni e istanze pervenute a seguito della pubblicazione della proposta sui canali Istituzionali); l’introduzione di 246 nuovi immobili da tutelare (113 villini storici nel Municipio Roma I Centro e 133 nel Municipio Roma II) sui quali non sarà più possibile intervenire senza un preventivo assenso della Sovrintendenza Capitolina.
“Voglio ringraziare l’assemblea Capitolina e tutti i gruppi di maggioranza che hanno votato con compattezza la delibera: quello approvato definitivamente oggi, infatti, è un aggiornamento molto importante per la nostra città. In primo luogo perché sana un paradosso e un ritardo durati molti anni: la Carta infatti non era stata ridisegnata in conformità a quanto votato nel 2008 in sede di approvazione definitiva del Piano Regolatore, ma ancora viveva la prima versione del piano adottato nel 2003”, dichiara l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia.
“In secondo luogo – aggiunge – perché abbiamo sfruttato questo lavoro per eliminare dalla Carta tanti immobili per i quali non aveva più senso mantenere un regime di tutela che ne precludeva la rigenerazione urbana inserendone, invece, altri che meritano una forma di tutela speciale. Solo per fare qualche esempio grazie a questo lavoro Ater potrà intervenire per la messa in sicurezza del complesso di Tor Sapienza su cui da anni aveva chiesto una autorizzazione a Roma Capitale, l’Agenzia del Demanio potrà rigenerare vari immobili dell’Eur che necessitano di urgenti interventi strutturali, così come si potrà intervenire sulla ex Fiera di Roma, potrà essere recuperata l’ex Filanda di Viale Castrense, il nuovo centro culturale polivalente di Tor Marancia, o il complesso Ama di Piazzale Caduti della Montagnola, l’area dell’ex Velodromo, ancora vincolata pur non esistendo più l’impianto dal 2008”. Un’opera “di profonda revisione che apre la strada ancor di più ad investimenti di qualità nella città – sottolinea l’assessore – per rigenerare immobili che spesso si trovano in uno stato di degrado e di abbandono proprio perché era difficile riuscire a ristrutturarli e riconvertirne la destinazione d’uso per i vincoli imposti dal Piano regolatore generale” .
Allo stesso modo sono stati inseriti nella carta 246 villini storici, immobili in alcuni casi di straordinaria qualità architettonica ,come ad esempio il villino De Pinedo in via Antonio Bertolino, il Villino Saffi in via Barnaba Oriani, ai Parioli, il Villino Bezzi di via Calandrelli, accanto a Villa Sciarra. Si tratta di edifici che erano privi di qualsiasi forma di tutela e che invece oggi potranno essere modificati solo previo parere della Sovrintendenza Capitolina.
“Questo aggiornamento si inserisce in un quadro di revisioni strutturali che l’amministrazione sta mettendo in campo per affrontare con maggiore snellezza le esigenze di rigenerazione della città: dalla norma regionale ottenuta sulla devoluzione delle competenze in materia urbanistica, alla delibera sulla delega per le attività espropriative, al lavoro sulla realizzazione del Piano dei Servizi della Capitale per finire con la delibera sulle Nuove norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, atto che costituisce il prossimo passo su cui l’Assemblea sarà chiamata ad esprimersi a breve” conclude l’assessore Veloccia.