Un’altra pratica fraudolenta in crescita è quella delle frodi sui resi. Questa consiste nel richiedere un rimborso per un bene dichiarando falsamente di averlo restituito. Alcuni grandi rivenditori controllano il peso della merce solo al momento della ricezione, il che permette a persone disoneste di rispedire indietro la scatola di un iPhone 15 Pro, ad esempio, riempita con 187 grammi di qualsiasi oggetto a portata di mano. Questo stratagemma permette loro di ottenere un rimborso completo senza restituire effettivamente il prodotto originale. Verso un’analisi dei comportamenti. Per affrontare le frodi, sempre più sofisticate, è necessario superare un approccio puramente tecnico alla protezione dei dati e adottare un’analisi comportamentale dettagliata. Il KYC (Know Your Customer) sta diventando una componente strategica fondamentale e, in questo contesto, l’intelligenza artificiale si rivela un potente alleato. Grazie all’incrocio di un’ampia gamma di dati, l’IA è in grado di rilevare comportamenti sospetti e bloccare utenti potenzialmente fraudolenti, migliorando significativamente la sicurezza delle transazioni.
La sfida quindi consiste nel distinguere i comportamenti fraudolenti da quelli semplicemente insoliti, evitando di perdere transazioni legittime che potrebbero impattare negativamente sulle vendite. La chiave risiede nell’accuratezza dei modelli di intelligenza artificiale utilizzati, che dipende interamente dalla qualità dei dati raccolti, dal loro incrocio e dalla loro interpretazione. Qual è il profilo dell’utente? Da quanto tempo è attivo? Quale dispositivo utilizza per connettersi? In quale momento della giornata? Con quale frequenza? Per acquistare o vendere quali prodotti? Tutte queste informazioni sono cruciali per costruire un quadro dettagliato e preciso, capace di identificare comportamenti sospetti senza compromettere l’esperienza degli utenti legittimi.
Tuttavia, questo progresso tecnologico è un’arma a doppio taglio, poiché apre nuovi orizzonti anche ai truffatori. Grazie al deepfake, possono ingannare i sistemi di riconoscimento facciale, simulare voci e persino intere conversazioni. L’importanza del ruolo dei fornitori di infrastrutture. Oggi spetta ai fornitori di infrastrutture dei marketplace assumere un ruolo centrale nell’integrazione della protezione e del rilevamento delle frodi nei processi fondamentali del marketplace. Grazie a un’analisi comportamentale accurata, è possibile ottenere un rilevamento affidabile delle frodi, capace di identificare e bloccare esclusivamente i comportamenti realmente sospetti. Un approccio che non solo tutela il tasso di conversione, ma migliora anche l’esperienza complessiva dell’utente.