Roma, 27 giu. (askanews) – “Abbiamo appreso dall’amministrazione giudiziaria degli esiti della sentenza del 26 marzo u.s. che la Corte di Appello del Tribunale di Roma – Quarta Sezione ha depositato il 24 giugno u.s. in merito al procedimento di confisca dei beni e delle società riconducibili a Franco Gambacurta. Nel mentre esprimiamo soddisfazione per i contenuti di una sentenza che – dopo l’annullamento con rinvio in Corte di Appello emesso nel settembre 2022 dalla Corte di Cassazione – ribadisce in modo chiaro come il centro sportivo di Montespaccato fino alla data del sequestro del giugno 2018 fosse nella piena disponibilità del pregiudicato Franco Gambacurta (che ricordiamo essere stato condannato con sentenza definitiva a 30 anni di reclusione) indicato come “reale dominus” dei beni, nonché mandante della gestione degli stessi, prendiamo atto, nostro malgrado, della revoca della confisca, seppur parziale e limitata al 15% delle quote sociali, intervenuta in favore del figlio Valerio Gambacurta (già direttore generale della Polisportiva Dilettantistica Montespaccato e condannato in via definitiva a tre anni di reclusione) relativamente alla società “Olympus Sport Center”, socio unico della società proprietaria dell’impianto sportivo”. Lo scrive un comunicato ufficiale l’Azienda pubblica di servizi alla persona “Asilo Savoia”.
“In questi sei anni, grazie all’impegno solidale delle istituzioni centrali e locali e al crescente sostegno dei cittadini, abbiamo dato un volto nuovo al quartiere di Montespaccato, con riconoscimenti unanimi al massimo livello istituzionale e anche in ambito europeo – prosegue la nota -. Dove prima si annidavano illegalità e malaffare, oggi si pratica la cultura dell’impegno civile, dell’inclusione sociale e della promozione dei valori dello sport. La differenza di questi sei anni di talento, tenacia e del rinato “Gruppo Sportivo Montespaccato”, frutto di una campagna di azionariato popolare cui hanno aderito ben 1.510 cittadini e la stessa Roma Capitale, seppur condotti tra difficoltà e ostacoli di ogni sorta, è tutta qui. Oggi Montespaccato è finalmente un quartiere consapevole del proprio futuro. Per queste ragioni non possiamo neppure ipotizzare che, a seguito della revoca parziale e limitata di una quota minoritaria della società proprietaria dell’impianto – che ricordiamo abbiamo voluto intitolare al nome di Don Pino Puglisi – nell’attesa della definitiva pronuncia entro l’anno della Cassazione, la nostra Istituzione e tutto ciò che essa ha rappresentato e realizzato dal 2018 ad oggi insieme alla stragrande maggioranza delle realtà e dei cittadini di Montespaccato, debba forzatamente convivere, anche per evidenti ragioni di contesto ambientale, con una proprietà rappresentata anche dalla famiglia Gambacurta. Il nostro è un appello alle istituzioni per ricordare, come diceva Don Pino Puglisi, che solo insieme possiamo fare molto. Nel ribadire che non intendiamo in alcun caso sospendere le nostre attività, abbiamo comunque l’urgente necessità di verificare quanto le istituzioni tutte, a partire da quelle competenti a livello nazionale, e, livello locale, Regione Lazio e Roma Capitale, intendano concretamente e coerentemente impegnarsi con atti e azioni immediati e reali perché “Talento & Tenacia” non sia una parentesi, ma una scelta definitiva e irreversibile anche a Montespaccato, così come è già avvenuto ad Ostia con la “Palestra della Legalità”.