Milano, 20 giu. (askanews) – “Il decreto attuativo del credito d’imposta per gli investimenti in area ZES è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le imprese avranno un mese di tempo per poter presentare le domande. Questa è senza dubbio la novità più importante, ma non l’unica. Ci sono agevolazioni per il lavoro al Sud oltre a quelle legate alle semplificazioni, per favorire nuovi investimenti sempre nel Mezzogiorno. In questo contesto il ruolo del commercialista è cruciale nell’accompagnare le imprese per sfruttare le occasioni che si sono presentate”.
Queste le parole di Maria Cristina Gagliardi, consigliere dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti di Napoli in apertura del convegno “La ZES unica per il Mezzogiorno: le ultime novità”, che si è svolto a Palazzo Calabritto presso la sede dell’Odcec partenopeo, presieduto da Eraldo Turi.
“Siamo nella fase in cui dovrebbero cominciare a vedersi gli effetti di quelle azioni poste in campo nei mesi precedenti – ha aggiunto Giosy Romano, presidente dell’ASI di Napoli – anche attraverso l’esame delle istruttorie tese al rilascio delle autorizzazioni uniche, che immagino siano in capo alla ZES unica in procinto di essere emanate. Siamo davanti a una visione legislativa differente da quella precedente, ovviamente tutto è in qualche modo legato all’emanazione del piano strategico nazionale, che dovrà individuare i settori da sviluppare nei vari territori”.
Margherita Interlandi, docente ordinaria di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha sottolineato che “di fronte a una grande occasione per il Sud, come per tutti i grandi cambiamenti, c’è bisogno di tempo perché queste novità diventino completamente funzionali e funzionanti”. “Servirà – ha proseguito – una forte e importante collaborazione tra le istituzioni locali e la struttura di missione, che è fortemente impegnata in questi mesi a esaminare le prime istanze e a elaborare il piano strategico che sarà lo strumento determinante per costruire questa visione del Mezzogiorno soprattutto nell’ottica di attrarre i grandi investimenti”.
Il punto di vista degli imprenditori è stato espresso da Vittorio Genna, vice presidente dell’Unione Industriali di Napoli: “Finalmente, registriamo lo sblocco degli investimenti per quanto riguarda i perimetri di attuazione di questa ZES – ha detto – ma siamo preoccupati dalle lungaggini della cabina di regia romana che, ricordiamo, ancora non è stata identificata. Questo potrebbe portare a dei rallentamenti. Ci aspettiamo un’ampia partecipazione delle imprese alle possibilità di finanziamento, un’accelerazione nei decreti attuativi del governo e una maggiore attenzione verso il sud”.
Per Stefano Ducceschi, presidente della Commissione ZES dell’Odcec di Napoli “il Mezzogiorno aveva necessità di una ZES, che adesso è unica”. “L’auspicio – ha argomentato – è che questa struttura sia sempre di più in grado di attrarre investimenti, soprattutto dagli investitori esteri, che guardano con attenzione a questo nuovo strumento. Con la consapevolezza che lo sviluppo dell’Europa e dell’Italia passano dal Sud”.
All’incontro sono intervenuti anche Monica Palumbo (Comitato scientifico Commissione ZES: Rapporti con investitori esteri e interlocutori istituzionali) che si è soffermata sul credito d’imposta Zes evidenziando le modalità operative; Umberto Carrettiere (Agenzia delle Entrate direzione provinciale I di Napoli), che ha parlato dell’attività di controllo dell’AdE in tema di crediti d’imposta ZES; e Angela Labattaglia (vice presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli), che ha illustrato le novità in materia di lavoro per la Zes Unica.