Human Image Recognition alla BPER Banca Cesare Ponti a Milano – askanews.it

Human Image Recognition alla BPER Banca Cesare Ponti a Milano

Il crash fra il lavoro di Alessandro Sambini e l’algoritmo
Giu 20, 2024
Milano, 20 giu. (askanews) – Fino al 27 giugno 2024 la mostra personale di Alessandro Sambini Human Image Recognition è visitabile su prenotazione presso gli spazi della BPER Banca Private Cesare Ponti in Piazza Duomo a Milano. La presentano ad Askanews Sabrina Bianchi Responsabile del patrimonio culturale della Galleria BPER Banca e Luca Zuccala co-curatore della mostra.

Sabrina Bianchi evidenzia l’importanza del progetto per BPER Banca.

“La mostra è un invito di BPER Banca a riflettere su tematiche attuali che ci coinvolgono come cittadini ma anche come istituzione, essendo parte della nostra missione restituire valore sociale alla collettività . Crediamo infatti che sia nostra precisa responsabilità offrire, attraverso l’arte e la nostra corporate collection, momenti di riflessione condivisa: il nostro obiettivo è fare emergere l’importanza dell’ingegno umano, della fantasia come nutrimento imprescindibile, al di là di tutti i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie che rimangono semplicemente strumenti al servizio dell’uomo” e prosegue “Human Image Recognition di Alessandro Sambini, qui nella sede storica di BPER Banca Private Cesare Ponti, è la prima esposizione di fotografia contemporanea che la Galleria BPER propone ai visitatori e alle visitatrici. Si inizia già a vedere il percorso dall’esterno, quindi le vetrine sono già una prima parte del percorso”.

Luca Zuccala, co-curatore della mostra insieme a Andrea Tinterri e con il contributo di Giorgia Ligasacchi, evidenzia gli elementi alla base della mostra.

“Tre sono principalmente le chiavi per leggere la mostra di Alessandro Sambini. Il primo punto è il rapporto critico tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, ossia come agisce il cervello della macchina, in compartimenti stagni, è completamente antitetico a quello che è il cervello umano che lavora invece per archetipi, materia esperienziale, emozioni e flusso di coscienza, quindi il primo crash che avviene è come agisce la macchina su un’immagine e come invece agisce l’uomo su un’immagine. Alessandro Sambini nel suo lavoro agisce come un algoritmo di riconoscimento d’immagini progettato per analizzare i contenuti visivi: seziona parti dell’immagine delimitandole all’interno di quadrati o rettangoli e assegnando a ciascuna di esse una didascalia, accompagnata dalla percentuale di affidabilità dell’operazione. L’intervento sull’immagine viene realizzato con un pennarello, un gesto artigianale che recupera la scrittura e il tratto incerto e unico della mano.

Il secondo punto importante è come secondo noi deve agire principalmente l’arte contemporanea e lavorare sul luogo che va e andrà ad abitare: in questo caso è la BPER Banca Cesare Ponti in piazza Duomo. Alessandro ha lavorato site specific a contatto con la comunità che abita questi spazi.

Punto numero tre è la valorizzazione della collezione: lavorare in maniera site specific, ma ancora di più, valorizzare quello che la banca stessa ha all’interno della sua collezione. C’è un’opera molto importante, iconica di Francesco Hayetz del 1827, Maria Stuarda che sale al patibolo, conservata al primo piano della sede della banca. Alessandro Sambini ha lavorato in questi mesi a tu per tu, corpo a corpo, con l’opera d’arte di Hayetz, scannerizzandola, reinterpretandola, rifotografandola e poi andando ad agire con la sua lente, con il suo lavoro, con la sua immaginazione, quindi secondo questo Human Image Recognition”.