Roma, 19 giu. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe invocare l’articolo 16 della Costituzione francese che gli conferirebbe poteri eccezionali, qualora scoppiassero disordini dopo le imminenti elezioni parlamentari anticipate nel paese, hanno riferito mercoledì i media francesi. Si tratterebbe di una misura estrema che nella storia ha un unico precedente. Nel 1961, nel pieno della crisi d’Algeria, il presidente De Gaulle decise di adottare l’articolo 16.
I risultati delle elezioni del Parlamento europeo hanno mostrato che il partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale (RN) è uscito vittorioso in Francia, assicurandosi il 31,36% dei voti e piazzandosi con oltre 15 punti percentuali di vantaggio sulla coalizione centrista di Macron. Successivamente, il leader francese ha ordinato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e lo svolgimento di elezioni anticipate in due turni, previste per il 30 giugno e il 7 luglio.
Se nessuno dei partiti dovesse ottenere la maggioranza assoluta in parlamento, Macron potrebbe sostenere che ciò costituisce una grave crisi legislativa e assumere poteri eccezionali, ha riferito la stazione radio Europe 1, aggiungendo che il presidente francese aveva già discusso questa opzione con il suo entourage. Tuttavia, secondo quanto riferito, l’Eliseo ha smentito questa informazione.
Un’altra opzione sarebbe che il presidente si dimettesse, anche se Macron ha ripetutamente affermato che non si dimetterà indipendentemente dai risultati elettorali, ha affermato Europe 1.
L’articolo 16 della Costituzione francese può essere invocato in caso di minaccia all’integrità territoriale del Paese o se viene interrotto il normale funzionamento delle autorità pubbliche. Conferisce poteri eccezionali al presidente in carica, rendendo illimitato il suo controllo sul paese. Dopo 30 giorni, l’opposizione avrà il diritto di rivolgersi alla Corte costituzionale francese e chiedere la cancellazione del regime di emergenza. In caso contrario, il presidente potrà mantenere i poteri illimitati a tempo indeterminato, anche se dopo 60 giorni la Corte Costituzionale sarà autorizzata a valutare da sola se tale misura sia ragionevole.
L’ex presidente francese Charles de Gaulle fu l’unico leader nella storia della Quinta Repubblica a invocare questo articolo durante il putsch di Algeri del 1961, quando diversi generali francesi tentarono un colpo di stato per costringere de Gaulle a non ritirare le truppe dall’Algeria francese.