Roma, 18 giu. (askanews) – Sicurezza, integrazione con l’umano, ma anche la possibilità di avere un’esperienza piacevole: sono questi i temi che guidano le case automobilistiche nell’adozione dell’intelligenza artificiale sulle vetture di nuova generazione. I marchi partner dell’Osservatorio Auto e mobilità della Luiss Business School hanno discusso oggi a Roma dell’applicazione dell’IA in ambito automotive.
Renault, per esempio, non vede l’IA come il Sacro Graal, ma come un supporto all’umano.
Spiega Raffaele Fusilli, Amministratore delegato di Renault Italia: “L’approccio di Renault è di totale accoglienza. L’intelligenza artificiale sembra una cosa che arriverà chissà quando, ma in realtà ce l’abbiamo già adesso in modo importante. Se pensiamo agli assistenti virtuali, se pensiamo a tutte quelle tecnologie che sono volte a tutelare i passeggeri, a tutelare i conducenti, a tutelare i ciclisti e che, grazie a sistemi di intelligenza artificiale, leggono i dati in modo integrato e consentono di risparmiare vite umane, di evitare incidenti. Quindi è fondamentale, no? Quindi l’interpretazione, la strategia di Renault non è quella della ricerca del Santo Graal, no? Cos’è il Santo Graal? È il famoso livello d’autonomia 5, quell’autonomia per cui la macchina è completamente indipendente, non ha bisogno del passeggero che magari legge un giornale, ed è integrata con l’ambiente circostante. Arriverà forse, non sappiamo quando, ma ci fermiamo molto prima. Quindi vogliamo un’intelligenza artificiale che si prenda cura dei passeggeri, si prenda cura dei pedoni, si prenda cura dei ciclisti, si prenda cura del guidatore, come? Mettendo assieme una serie di informazioni, di dati, rielaborandoli e apprendendo costantemente come fare per mettere il conducente e la vettura in condizioni di guida ottimali e di grandissima sicurezza. Quindi è un’intelligenza artificiale a servizio dell’uomo e a cura dell’uomo.
La casa automobilistica sudcoreana Kia, dal canto suo, pone l’accento sull’esperienza relativa all’utilizzo di sistemi di IA in auto.
Spiega Giuseppe Mazzara, Marketing Communication&CRM Director di Kia Italia: “Noi da sempre siamo molto attenti a tutte quelle che sono le varie innovazioni tecnologiche. L’intelligenza artificiale è un qualche cosa su cui il gruppo sta lavorando già da tanto tempo. È stata presente già da molto tempo nella identificazione, nel far lavorare meglio, nel far parlare meglio tutti quelli che sono i sistemi di sicurezza, quindi i sistemi ADAS, ma adesso stiamo cercando di utilizzarla avendo in testa quello che è l’approccio al consumatore, quindi cercando di rendere ancora più memorabile, più intuitiva quella che è l’esperienza del consumatore. Questo è il motivo per cui nei prodotti che stiamo per lanciare, il prodotto principale è l’EV3 che verrà lanciata a ottobre di quest’anno, abbiamo una presenza importante e massiva dell’intelligenza artificiale per rendere l’esperienza a bordo e alla guida del cliente sempre più piacevole. Basti pensare che, mentre prima si doveva dire al navigatore dove andare e cosa fare, adesso all’interno dell’EV3 ci sarà proprio il software di ChatGPT e quindi sarà possibile dire con una semplice parola: portami in un buon ristorante giapponese, per esempio, o in un buon ristorante coreano, rimanendo in ambito quella di coreanità di Kia, e automaticamente ChatGPT andrà a verificare quelle che sono le recensioni, la posizione del cliente e tutto, gli usi e le abitudini del cliente e lo porterà immediatamente lì e poi potrà anche consentire di prenotare anche un tavolo”.