Roma, 17 giu. (askanews) – Poco fa i giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il mio ricorso contro la sentenza di condanna per la tragedia di Piazza San Carlo, seppur stabilendo che la pena inflitta dalla Corte d’Appello dovrà essere diminuita.Ancora oggi, a oltre 7 anni di distanza, porto con me il dolore e l’angoscia per quella maledetta notte in cui quattro rapinatori armati di spray urticante scatenarono il panico in piazza. Un gesto scellerato per il quale stanno scontando una pena di 10 anni per omicidio preterintenzionale.Da allora non ho mai smesso di rivolgere i miei pensieri alle persone coinvolte e alle loro famiglie e credo che il dolore che provo non potrà mai scomparire.Per rispetto di chi quella sera ha perso la vita o è rimasto ferito, oltre che delle istituzioni che ho rappresentato e rappresento, mi sono sempre difesa nel processo e mai dal processo. E oggi accetto la decisione della Cassazione ma, nel contempo, non posso nascondervi un senso di amarezza”. Lo dichiara via social la ex sindaca di Torino Chiara Appendino, vicepresidente M5s.
“A iter giudiziario sostanzialmente concluso – dichiara la parlamentare pentastellata- penso di poter dire quello che penso, soprattutto per quanto riguarda la ripartizione delle responsabilità tra le istituzioni.Da questo processo emerge infatti che l’unico ente ritenuto responsabile per quegli incidenti è il Comune (e io in quanto Sindaca), mentre tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti a vario titolo nell’organizzazione e nella gestione della pubblica sicurezza, ovvero Questura e Prefettura, sono stati archiviati o assolti nei vari gradi di giudizio. È uno squilibrio che faccio fatica a comprendere ed accettare: il Comune e i Sindaci non possono continuare a essere il capro espiatorio di tutto, dalla pubblica sicurezza fino allo smog (per il quale, fra poche ore, dovrò affrontare un nuovo processo)”. .(Segue)