Roma, 28 mag. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, il primo importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno della ricerca, dell’innovazione e della prima diffusione industriale di prodotti sanitari, nonché di processi di produzione innovativi di prodotti farmaceutici. Questo progetto IPCEI – informa la Commissione – contribuirà in particolare agli obiettivi dell’Unione europea della salute, realizzando innovazioni riguardanti malattie per le quali non esistono mezzi soddisfacenti di prevenzione o trattamento e rafforzando la preparazione dell’UE alle minacce sanitarie emergenti.
Il progetto, denominato “IPCEI Med4Cure”, è stato notificato congiuntamente da sei Stati membri: Italia, Belgio, Francia, Slovacchia, Spagna e Ungheria. Gli Stati membri erogheranno fino a 1 miliardo di euro in finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta mobilitare altri 5,9 miliardi di euro di investimenti privati. Nell’ambito di questo progetto IPCEI, 13 imprese attive in uno o più Stati membri, di cui nove piccole e medie imprese, parteciperanno a 14 progetti altamente innovativi.
Il progetto IPCEI Med4Cure riguarda progetti di ricerca e sviluppo che coprono tutte le fasi chiave della catena del valore farmaceutica, dalla raccolta e dallo studio di cellule, tessuti e altri campioni a tecnologie di produzione sostenibile di terapie pionieristiche, compresi i trattamenti personalizzati, e l’applicazione di tecnologie digitali avanzate.
Il progetto mira ad accelerare i progressi in campo medico e a promuovere la resilienza dell’industria sanitaria dell’Ue grazie al miglioramento della capacità di scoprire farmaci, in particolare per esigenze mediche insoddisfatte come le malattie rare, e allo sviluppo di processi di produzione di farmaci innovativi e più sostenibili. Tali sviluppi miglioreranno la qualità dell’assistenza sanitaria e aumenteranno la preparazione dell’Ue rispetto alle minacce sanitarie emergenti, contribuendo nel contempo alla transizione verde.
Il completamento dell’intero progetto IPCEI – conclude la Commissione – è previsto per il 2036, con tempistiche variabili in funzione dei singoli progetti e delle imprese coinvolte. Secondo gli Stati membri partecipanti, si prevede la creazione diretta e indiretta di circa 6000 posti di lavoro.