Roma, 21 mag. (askanews) – La mobilità ospedaliera interregionale è ormai un fenomeno strutturale che caratterizza i sistemi sanitari: nel triennio 2007-2009 a livello italiano riguardava 7,4 dimissioni ogni 100 mentre dopo 10 anni (triennio 2017-2019) si rileva un incremento di quasi una dimissione ogni 1.000. Nel 2020 si assiste inevitabilmente a una riduzione del fenomeno, mentre nel 2021, con l’allentamento delle misure restrittive tese al contenimento dell’ondata pandemica da Covid-19, gli spostamenti mostrano segnali di ripresa, sfiorando otto dimissioni ospedaliere ogni 100. E’ quanto evidenzia l’Istat nel focus sulle condizioni di salute e offerta sanitaria nelle città metropolitane. La mobilità ospedaliera dei residenti nel perimetro delle città metropolitane è costantemente inferiore di circa due dimissioni ogni 1.000 rispetto alla media nazionale, sebbene si presenti nel territorio con notevoli differenze. Nella città metropolitana di Reggio Calabria, nel 2021, sfiora quota 24% (quasi un paziente su quattro), dato in crescita rispetto ai trienni 2007-2009 e 2017-2019 e quattro volte superiore alla media del complesso delle città metropolitane. Significativa mobilità anche dalla città metropolitana di Genova verso le altre regioni, con valori che si avvicinano al 10%. (Segue)