Scuola Sant’Anna, al via i lavori del nuovo Polo Scientifico – askanews.it

Scuola Sant’Anna, al via i lavori del nuovo Polo Scientifico

Storica posa della prima pietra
Mag 20, 2024
Pisa, 20 mag. (askanews) – Iniziano i lavori di costruzione del nuovo Polo Scientifico-Tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna a San Giuliano Terme, a breve distanza dalla storica sede centrale di Pisa e dal Cnr. La posa della prima pietra è arrivata a poche settimane dalla stipula del contratto con il partner privato, il raggruppamento di imprese coordinato da Icop, con la partecipazione di Camst Group e Ideal Service.

La Rettrice Sabina Nuti sottolinea come il nuovo Polo “potrà permettere di dare un nuovo slancio e una risposta alle esigenze enormi di tutta l’area delle scienze applicate della Scuola, e anche trovare un punto dove unire i diversi laboratori che ad oggi sono un po’ sparpagliati e che troveranno invece in questo modo un punto di unione”. La costruzione del complesso era stata pianificata da anni ma finalmente, superati scogli burocratici, ha trovato il suo punto d’avvio operativo. Il progetto ha ricevuto contributi da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca e della Regione Toscana.

Aggiunge Alessia Macchia, direttore Generale della Scuola Sant’Anna: “grazie a questa partnership col privato riusciamo in poco tempo, in 27 mesi, a realizzar quattro edifici e riusciremo, la prima metà dell’opera, a trasferire gran parte delle nostre attività di ricerca delle scienze sperimentali”.

Con una durata dei lavori stimata in 27 mesi, saranno realizzati i primi edifici previsti dal progetto generale , curato dallo studio Lombardini 22 di Milano.

“Abbiamo cercato -osserva Piero Petrucco, Amministratore delegato di Icop- di fare un progetto molto connesso al tema della sostenibilità sotto tutti i profili, sia dal punto delle scelte tecniche per migliorare la parte energetica ed abbassare l’impatto ambientale, ma anche la conformazione del luogo è pensata per una struttura che dovrà durare, per quanto ci riguarda almeno 20 anni, ma sicuramente molto di più, e quindi con nuove esigenze. Pensiamo alla gestione dell’acqua, terrà conto dei cambiamenti climatici. Anche da questo punto di vista abbiamo pensato ad un’opera importante anche dal punto di vista simbolico”

I primi quattro edifici realizzati accoglieranno le attività di ricerca, di didattica e di trasferimento tecnologico delle Scienze Sperimentali (Ingegneria, Medicina, Scienze Agrarie e Biotecnologie) e un centro servizi con un grande auditorium.