Milano, 14 mag. (askanews) – Sostenere e valorizzare le comunità dei lombardi nel mondo “quali componenti essenziali della società lombarda”. È questa la finalità della legge approvata oggi a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale della Lombardia (61 voti a favore, 3 astenuti, nessuno contrario). Il provvedimento riconosce l’importanza della mobilità internazionale dei lombardi per la comunità regionale, favorisce lo sviluppo della professionalità e l’inserimento nei mercati del lavoro, sostiene gli interventi finalizzati alla circolazione dei talenti, promuovendo anche il loro rientro in regione, e valorizza cultura e identità lombarde.
Come hanno dichiarato in Aula consiliare la relatrice e il Sottosegretario alle Relazioni internazionali “negli ultimi anni il fenomeno dell’emigrazione è cambiato ed è cresciuto moltissimo e coinvolge sempre di più soggetti giovani, con una elevata preparazione professionale, che scelgono di stabilirsi prevalentemente in Paesi europei. Il tema deve quindi essere affrontato con strumenti nuovi e adeguati ai tempi, rispettando nello stesso tempo un dovere statutario della Regione”.
Si stima che siano quasi 600 mila i lombardi nel mondo, 587 mila dei quali iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Alla legge fanno riferimento i cittadini residenti in Lombardia attualmente all’estero per motivi di lavoro e di studio e i cittadini nati in Lombardia e con una residenza per almeno cinque anni in regione prima dell’espatrio e della residenza all’estero. Sono compresi i familiari.
Punto di riferimento per l’attuazione delle iniziative sarà la Consulta regionale per i lombardi nel mondo, organismo composto da rappresentanti regionali, di enti e istituzioni quali Anci, Unioncamere, Università, associazioni, enti del Terzo Settore e dal decano del Corpo consolare di Milano e della Lombardia. Tra i soggetti attuatori potranno rientrare enti pubblici e privati, associazioni, fondazioni e reti rappresentative delle comunità di lombardi. È stato previsto uno stanziamento di 255mila euro per ciascun anno del triennio 2024-26.
Viene infine istituita la Giornata dei lombardi nel mondo, che verrà celebrata ogni 1° giugno, data che ricorda San Giovanni Battista Scalabrini, vescovo missionario originario di Fino Mornasco (Como), dove nacque l’8 luglio 1839, e scomparso a Piacenza il 1° giugno 1905. Nell’occasione verranno assegnati riconoscimenti a cinque persone che si sono particolarmente distinte in ambito economico, sociale, ambientale culturale e sportivo dando lustro alla Lombardia nel mondo. Ai premiati verrà conferito il titolo di “Voce lombarda nel mondo”.
Il testo della legge è il risultato dell’unificazione di due progetti di legge sul tema, uno di iniziativa della Giunta regionale e l’altro di Consiglieri di maggioranza, e del lavoro e delle audizioni avvenute in Commissione “Affari istituzionali”. Prima dell’approvazione finale il Consiglio regionale è stato sospeso brevemente per permettere un esame congiunto degli emendamenti presentati e favorire un accordo bi-partisan. Sono così stati accolti diversi emendamenti tra i quali quelli che prevedono un maggior coinvolgimento del Consiglio nella fase di attuazione della legge. Respinto l’emendamento che intendeva proporre come data della Giornata dei lombardi nel mondo il 15 luglio, ricorrenza della nascita di Santa Madre Cabrini, patrona dei migranti.